TREVISO - Un brutto colpo per Treviso: nel 2020 la capitale italiana della cultura sarà Parma e non il capoluogo di Provincia veneto. Un colpo, perché Treviso e l'amministrazione del sindaco Giovanni Manildo ci avevano creduto e i progetti e le idee intorno a questo evento erano molti e tutti interessanti, perché già si prospettava per la città un calendario di eventi e un giro di visitatori da record. Ma l'Emilia Romagna ha vinto la "battaglia", designata dalla Giuria presieduta da Stefano Baia Curioni.
«Un altro riconoscimento alle bellezze, al patrimonio, alle eccellenze della nostra terra. Federico Pizzarotti andiamone fieri». Così, sulla sua pagina Facebook, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, commenta la nomina della città, annunciata oggi dal ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini. «Raramente ho poche parole, ma stavolta mi avete lasciato senza.
Le altre finaliste erano Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e, ovviamente, Treviso.
Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Un altro riconoscimento alle bellezze, al patrimonio, alle eccellenze della nostra terra. Federico Pizzarotti andiamone fieri». Così, sulla sua pagina Facebook, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, commenta la nomina della città, annunciata oggi dal ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini. «Raramente ho poche parole, ma stavolta mi avete lasciato senza.
Sono davvero emozionato». Così, dopo un corale «Sì!!» esploso in platea, Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, accoglie la notizia della vittoria.
Le altre finaliste erano Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e, ovviamente, Treviso.
