Pazienti dirottati e provette perse ancora caos nei centri prelievi

Sabato 14 Luglio 2018 di Mauro Favaro
Pazienti dirottati e provette perse ancora caos nei centri prelievi
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TREVISO - Un paziente spedito in un altro distretto perché nessuno riusciva a trovargli la vena e due persone colte da malore. Sono state mattine movimentate per i punti prelievi del sangue di Preganziol e Borgo Cavalli, dove ci sono stati dei ritardi rispetto agli appuntamenti prenotati. Ma è dall'inizio di luglio che nei distretti dell'ex Usl di Treviso emergono nuovi problemi praticamente ogni giorno: code, ritardi, errori e contrattempi vari. Nello stesso periodo più di qualche volta sono state anche smarrite le provette contenenti il sangue o prelevato il sangue con campioni errati. Di conseguenza i malcapitati hanno dovuto ripetere il prelievo. Può essere un problema serio per le persone alle prese con terapie specifiche per gravi malattie che impongono scadenze molto strette. 
 
DISAGI E PROBLEMIA fronte di tale situazione, finisce inevitabilmente sotto la lente d'ingrandimento il consorzio Vision, a cui proprio dall'inizio di luglio è stata affidata la gestione dei punti prelievo. Nei giorni scorsi dall'Usl hanno lanciato un messaggio chiaro dando al nuovo gestore un mese di tempo per assestarsi e ridurre al minimo i contrattempi. Vuol dire fino a settembre, prendendola un po' larga. Poi, in caso di altri problemi, scatteranno le sanzioni legate al grado di qualità del servizio, espressamente previsto nell'appalto. Ieri il problema più grosso è stato un prelievo fallito, così si dice nel gergo tecnico. Una donna di mezza età si era recata nel distretto di Preganziol per effettuare un prelievo del sangue. Hanno provato a fargli due punture. Ma nessuno è stato in grado di trovarle la vena. Colpa del personale non ancora esperto? Nessuno può dirlo. Fatto sta che è scattato il protocollo previsto in questi casi: dopo due tentativi, interviene un medico. La donna è stata così invitata a recarsi nei poliambulatori di borgo Cavalli, in centro a Treviso. Lei, però, ha preferito ripiegare sul distretto di Mogliano. «Conosco chi lavora lì» ha detto salendo di fretta in auto per raggiungere l'altra struttura. E infatti non ci sono stati problemi. A Mogliano è stata accolta da una delle infermiere esperte del Ca' Foncello inviate dall'Usl proprio per supportare il personale del consorzio Vision. Alla fine è riuscita a fare il prelievo, ma la donna è tornata a casa con un vistoso ematoma sul braccio. Come se non bastasse, il personale in servizio a Preganziol ha dovuto far fronte pure a due malori. Due persone si sono sentite male subito dopo il prelievo del sangue. Niente di grave: si sono riprese dopo aver riposato per qualche minuto all'interno della sala dei prelievi. Ma questo non ha fatto altro che aumentare la tensione. Qualcuno, inoltre, si è anche lamentato per la nuova organizzazione adottata a borgo Cavalli. 
SPORTELLO CHIUSONei primi dieci giorni di luglio lo sportello per il ritiro del materiale biologico, prima aperto dalle 7.30 alle 9.30, è rimasto completamente chiuso. Adesso è stato riaperto, ma con orario ridotto: dalle 8.45 alle 9.30. Così i pazienti hanno solo poco più di mezz'ora a disposizione. Altrimenti devono lasciare il materiale biologico per le analisi nella sala dei prelievi. Scomodo? Tant'è. «Stiamo monitorando attentamente la situazione in tutte le nostre sedi sottolinea Francesco Rocco, direttore del distretto socio-sanitario sud in caso di ritardi, problemi o contrattempi siamo pronti a inviare alcuni dei nostri infermieri più esperti a supporto del personale del consorzio. Chiediamo solo un po' di pazienza fino a settembre. Nel primo periodo dopo un cambio di gestione ci possono essere delle difficoltà. E' fisiologico. L'obiettivo è risolvere i nodi nel giro di un mese». 
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