MOTTA DI LIVENZA - Vigile del Fuoco, ma anche asso del tiro al volo "star" della musica lirica per passione. È la storia di Francesco Milanese, vigile del fuoco 34enne di stanza a Motta. Una passione, quella per il corpo dei Vigili, nutrita a lungo: «Ho fatto tre anni in marina per poterci entrare».
E fin qui, per il 34enne originario di Santa Lucia, padre di famiglia, tutto nella norma. Ma un'altra sua passione è quella per il tiro al volo, che l'ha portato lo scorso weekend a laurearsi campione italiano di terza categoria, specialità fossa olimpica. A Fano ha sbaragliato la concorrenza ed è giunto in fondo tenendo a debita distanza (due piattelli) gli avversari, per concludere poi allungando a tre. «Sparo da tempo - dice -, è uno sport molto bello ma che necessita di allenamento continuo e di una preparazione soprattutto psicologia non da poco. Il titolo? Mi sono allenato duramente solo l'ultimo periodo. Non mi aspettavo la medaglia, ma alla fine sono stato il più continuo».
E fin qui, anche con la medaglia al collo, tutto abbastanza nella norma. Però Francesco è pure una «star» della musica lirica. Da anni studia canto: è un basso dalla voce potente e precisa («due ottave di estensione» precisa lui). Basta farci due chiacchiere in caserma per averne conferma.
Ha cantato al Regio di Torino, al Petruzzelli di Bari e alla Fenice di Venezia. Partecipa a spettacoli operistici a livello nazionale. E proprio in questo periodo sta provando per le Nozze di Figaro: si esibirà alla Fenice la prossima estate. «Ho studiato all'Accademia di Modena. Questa è una passione che mi porto dentro da sempre, continuo a studiare, appena la professione lo permette. Il sogno? Cantare alla Scala».
Intanto Francesco l'altra sera ha cantato in caserma di fronte al comandante provinciale, Nicola Micele, durante la festa a sorpresa per gli 80 anni di Angela Speranzon, che da 40 anni gestisce le pulizie della caserma.
Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 10:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA E fin qui, per il 34enne originario di Santa Lucia, padre di famiglia, tutto nella norma. Ma un'altra sua passione è quella per il tiro al volo, che l'ha portato lo scorso weekend a laurearsi campione italiano di terza categoria, specialità fossa olimpica. A Fano ha sbaragliato la concorrenza ed è giunto in fondo tenendo a debita distanza (due piattelli) gli avversari, per concludere poi allungando a tre. «Sparo da tempo - dice -, è uno sport molto bello ma che necessita di allenamento continuo e di una preparazione soprattutto psicologia non da poco. Il titolo? Mi sono allenato duramente solo l'ultimo periodo. Non mi aspettavo la medaglia, ma alla fine sono stato il più continuo».
E fin qui, anche con la medaglia al collo, tutto abbastanza nella norma. Però Francesco è pure una «star» della musica lirica. Da anni studia canto: è un basso dalla voce potente e precisa («due ottave di estensione» precisa lui). Basta farci due chiacchiere in caserma per averne conferma.
Ha cantato al Regio di Torino, al Petruzzelli di Bari e alla Fenice di Venezia. Partecipa a spettacoli operistici a livello nazionale. E proprio in questo periodo sta provando per le Nozze di Figaro: si esibirà alla Fenice la prossima estate. «Ho studiato all'Accademia di Modena. Questa è una passione che mi porto dentro da sempre, continuo a studiare, appena la professione lo permette. Il sogno? Cantare alla Scala».
Intanto Francesco l'altra sera ha cantato in caserma di fronte al comandante provinciale, Nicola Micele, durante la festa a sorpresa per gli 80 anni di Angela Speranzon, che da 40 anni gestisce le pulizie della caserma.
