Un carrellino per il labrador Dylan che commuove l'Italia dal Sud al Nord

Martedì 24 Luglio 2018 di Mauro Favaro
Un carrellino per il labrador Dylan che commuove l'Italia dal Sud al Nord
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CARBONERA (Treviso) - Un ponte della solidarietà lungo quasi mille chilometri per consentire a un cane tetraplegico, completamente paralizzato, di tornare a passeggiare con il suo padrone. È quello che in questi giorni unisce Treviso e Vibo Valentia (Calabria). Tutto è partito da un video condiviso su Facebook in cui si vedeva il proprietario di Dylan, labrador di 13 anni non più in grado di muovere le zampe a causa di un tumore osseo, impegnato a portare a spasso il suo migliore amico peloso con una portantina di fortuna, realizzata da un fabbro. Le immagini che hanno commosso l'Italia sono state viste anche da Alessandro Ortolan, 53enne titolare del Centro per l'educazione alla disabilità animale di via Postioma a Carbonera (carrellinidisabili.it), che si è subito offerto di dare loro una mano.
 
L'ATTIVITÀ
Alessandro lavora per consentire ai cani paralizzati di tornare a correre in libertà. No, non è uno che fa i miracoli. Piuttosto è un mago. Nel mondo di internet è conosciuto come il mago dei carrellini. La sua attività di imprenditore consiste proprio in questo: costruire ausili con le ruote per gli amici a quattro zampe che non riescono più a spostarsi autonomamente. Parallelamente al lavoro, ha messo in piedi anche un'associazione con l'obiettivo di donare i carrellini in questione a chi è in difficoltà e non può permetterseli. Ed è proprio attraverso questa che adesso ha deciso di regalarne uno a Tonino Vitale, il padrone di Dylan. Lo spedirà a Vibo Valentia già nei prossimi giorni.
IL CONTATTO
I due si sono sentiti domenica al telefono per le questioni tecniche: l'ausilio va realizzato su misura perché deve calzare a pennello. «Lavoriamo molto attraverso internet e i social network. Quando abbiamo visto il video di Dylan ci siamo subito proposti per dare un aiuto racconta il titolare del centro costruiremo un carrellino su misura attraverso il quale potrà tornare a muoversi liberamente». La distanza non lo spaventa. Dal centro per l'educazione alla disabilità animale sono partiti ausili con destinazioni molto più remote. Fino anche all'altro capo del mondo. «Grazie alle donazioni raccolte dall'associazione, arriviamo a donare in media una settantina di carrellini all'anno spiega Alessandro siamo già arrivati a spedirne alcuni in Argentina e in Nuova Guinea, così come in Francia, in Ungheria e così via».
LA MISSIONE
Fermo restando che si guadagna da vivere proprio producendo questi carrelli, per Alessandro aiutare gli animali disabili è quasi una missione di vita. Gestisce tre case-famiglia. Due a Carbonera: una con cinque cani e l'altra con tre gatti, inaugurata poco più di un mese fa. E una a nella zona di Piove di Sacco, questa attiva da anni, dove sono ospitati una ventina di cani. In più, porta avanti una serie di iniziative di sensibilizzazione nelle scuole. Questa mattina sarà nella sede della Nostra Famiglia di via Ellero, quartiere di Santa Maria del Rovere a Treviso, per la chiusura dell'anno scolastico. «Un cane disabile è uguale a un cane senza difficoltà, perché un problema cessa di essere tale nel momento in cui si conosce una soluzione sottolinea l'attività di sensibilizzazione è fondamentale. In particolare tra i bambini. Se passa questo messaggio per quanto riguarda gli animali, potrà passare facilmente anche per quanto riguarda le persone disabili».
Nel centro di Carbonera vengono accolti cani e gatti provenienti un po' da tutte le parti. Anche dall'estero. Qui vengono rimessi in sesto. Sia a livello fisico che sul piano psicologico. E poi vanno in vetrina. È stata scherzosamente ribattezzata così la parte del centro dove vivono gli animali pronti per essere adottati con carrellino al seguito. «All'inizio riuscivamo a farne adottare uno al mese conclude Alessandro nell'ultimo periodo, invece, le cose si sono fatte un po' più complicate. C'è una crisi che riguarda le adozioni dei cani in generale, non solo di quelli disabili. Speriamo che passi presto. Noi lavoriamo per questo».
Mauro Favaro
Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 15:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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