Troppi condizionatori accesi black out e disagi a Mogliano e Oderzo

Mercoledì 1 Agosto 2018 di Alessandro Vecchiato e Annalisa Fregonese
L'uso dei condizionatori ha creato già i primi disagi a Mogliano e a Oderzo. Tutta la Marca sta però facendo i conti con il micidiale mix caldo-afa
Colpa del caldo: è questa la causa di una serie di blackout che ha lasciato senza elettricità intere zone di Mogliano e causato dei problemi alle infrastrutture per il trasporto dell’energia elettrica. I disagi sono iniziati nel tardo pomeriggio di lunedì e si sono prolungati fino alla tarda mattinata di ieri. Alla base delle problematiche, oltre a un sovraccarico dovuto all’eccessiva richiesta di energia da condizionatori accesi, ci sarebbe un fattore di carattere prettamente ambientale. Ma il risultato è stato il medesimo: molti disagi per la popolazione, soprattutto anziana, alle prese con la notte più calda e afosa dell’anno. E  a Oderzo sono dovuti intervenire i Vigili del fuoco di Motta di Livenza per sbloccare un ascensore dell’ospedale rimasto fermo, con delle persone all’interno, a seguito del blackout che si è verificato intorno alle 20.30 di lunedì. La corrente elettrica è mancata a quell’ora su buona parte della città. Le cause, con ogni probabilità, un sovraccarico dovuto agli elevati consumi che si registrano in questi giorni. Solo che il black out ha provocato lo stop degli ascensori dell’ospedale cittadino. In quel momento in uno di essi c’erano delle persone all’interno. Anzichè attendere il ritorno dell’energia elettrica i dirigenti ospedalieri hanno preferito far intervenire i vigili del fuoco, arrivati in forza al presidio ospedaliero con tre camion.  
Di sicuro, quello di lunedì, è stato un pomeriggio movimentato. Un boato sordo scombussola il quartiere Ovest di Mogliano, vicino all’incrocio di via Monte Pasubio con via Roma, alle ore 17.30: il chiusino di un tombino viene letteralmente disarcionato dalla propria sede. «Ho sentito un forte botto -commenta un esercente della zona- e abbiamo visto il chiusino in strada, rovesciato. Ho chiamato subito i vigili urbani, e poi sono arrivati a fare dei lavori, credo fossero gli uomini dell’Enel, considerato che per qualche minuto la corrente è sparita». I tombini scoperchiati, fanno sapere dall’amministrazione, sono due. Alla base, il problema sarebbe dovuto a un particolare sistema di sicurezza, scattato per l’eccessivo surriscaldamento dei cavi di bassa tensione. L’energia inizia a mancare, a macchia di leopardo, un po’ dappertutto, a orari alterni, tra la serata, la notte e la mattina. Intere zone di Mogliano hanno iniziato a non avere più copertura elettrica: prima il quartiere Ovest, poi lungo via Ronzinella, piazza Pio X, via Pirandello. Anche la centralissima Piazza dei Caduti è al buio: la foto, scattata e postata sul gruppo cittadino dove si vede solo una piccola luce biancastra al centro. «Stavo dormendo, mi sono svegliata per il caldo, in quanto con il blackout mi si è staccato il ventilatore -commenta Beatrice, autrice dello scatto- allora sono rimasta seduta in terrazza fino a che non hanno riattaccato tutto». È mattina, e i tecnici dell’Enel sono ancora al lavoro. 
«Il blackout che si è verificato in alcune zone della città tra ieri sera e questa notte -spiega l’assessore ai lavori pubblici, Filippo Catuzzato- è stato causato dal sovraccarico delle linee elettriche causato da un massiccio utilizzo dei condizionatori nonché dall’incidenza delle eccezionali elevate temperature di questi giorni sulla resistenza dei cavi. Enel è prontamente intervenuta, grazie al telecontrollo del sistema che rileva cali di tensione e eventuali guasti, oltre che alle segnalazioni dei cittadini. Anche il principio di incendio rilevato questa mattina in una centralina di via degli Alpini, proprio mentre tecnici dell’Enel stavano lavorando, è stato risolto con il pronto intervento dei vigili del fuoco». Anche da Enel sostengono che i blackout siano colpa delle eccessive temperature. «Si sono verificati più disservizi, alcune componenti della rete elettrica si surriscaldano, e a contatto con un terreno surriscaldato in modo eccessivo, la dispersione viene rallentata».
Ultimo aggiornamento: 08:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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