Notte a Jesolo e rientro a sbafo sul bus: scoperti, pestano il controllore

Lunedì 30 Luglio 2018 di Roberto Ortolan
Notte a Jesolo e rientro a sbafo sul bus: scoperti, pestano il controllore
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TREVISO - Dopo il viaggio a sbafo da Jesolo a Treviso, si scatenano e prendono a sberle il controllore che gli chiedeva di pagare la corsa, con relativa multa. È finita male per un controllore di Mom (Mobilità di Marca), ieri poco dopo le 13, la corsa che aveva riportato a Treviso i giovani che avevano trascorso la nottata nei locali della movida della località turistica balneare. E per l'ennesima volta un dipendente dell'azienda di trasporti è stato preso a sberle e, seppure a scopo precauzionale, è stato costretto a farsi visitare e medicare al pronto soccorso del Ca' Foncello.

 
CRONACA ANNUNCIATA
Quando l'autista ha fermato al corriera a Jesolo si è subito reso conto che una buona parte dei passeggeri, visto che a bordo non c'era il controllore, aveva pensato bene di fare il portoghese sicuro di farla franca e di viaggiare gratis. Ma durante il viaggio, osservando quanto accadeva sul bus dallo specchietto, l'attenzione dell'autista è stata attirata da due giovani (uno è poi risultato minorenne) di colore, presumibilmente originari del Centro Africa, particolarmente rumorosi e molesti anche nei confronti degli altri passeggeri. E così ha prontamente allertato, usando il cellulare di servizio, i colleghi che si trovavano nella sede dell'azienda perché venisse predisposto un servizio di controllo durante il percorso. Anche perché il personale della corriera che fa la linea tra Jesolo e Treviso è spesso costretto a fare i conti con passeggeri senza biglietto, ma anche rumorosi e a volti violenti.

IL PRECEDENTE
Soltanto una decina di giorni sulla stessa corriera, due 20enni italiani, pescati senza biglietti si erano scagliati con violenza contro un controllore, seppure senza passare alle vie di fatto. E pochi giorni prima dello stesso comportamento si erano macchiati un ragazzo romeno e un amico moldavo. Da quanto filtra da Mom, ma anche da altre aziende trasportano giovani, ma non solo, dalle località turistiche alle città, il fenomeno dei portoghesi e dei violenti è in forte aumento. Nei hanno fatto le spese anche altri autisti e controllori, costretti a richiedere l'intervento di poliziotti delle questure di Venezia e Udine. Nel bus la situazione era elettrica, ma nulla che lasciasse presagire quanto sarebbe accaduto qualche minuto più tardi.

VERIFICA A SORPRESA
Per questione logistiche, dovuto ai tempi di intervento e alla reperibilità aziendale, il personale di Mom ha deciso di effettuare il controllo sui biglietti in possesso dei passeggeri in autostazione, dove tre colleghi si sono presentati ad aiutare l'autista. Una mezza dozzina di ragazzi, trovati senza biglietto, hanno abbassato la testa e ammesso le proprie colpe. Ma i due giovani di colore non hanno voluto sentire ragione e quando il controllore, per identificarli e consegnarli il verbale per il pagamento del biglietto, ha preso il cellulare per chiamare la polizia è scattato il finimondo. Prima una spinta, poi un ceffone con il quale hanno fatto volare e mandati in frantumi gli occhiali del controllore, che si è accasciato a terra sotto sotto. Poi il tentativo di fuga. Ma i due stranieri hanno fatto in tempo a percorrere solo pochi metri che si sono trovati accerchiati dalle pattuglie di Esercito, polizia e carabinieri che, nel frattempo, erano state allertate dagli altri dipendenti di Mom. I due sono stati bloccati, mentre il cellulare di servizio del controllore è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario.

LA DENUNCIA
I due ragazzi di colore sono stati poi condotti in Questura, dove sono stati identificati e denunciati, uno per lesioni e l'altro per rapina (preso e poi restituito il cellulare). Intanto il controllore veniva preso in consegna dai medici del 118, visto che a causa dello choc e della paura aveva avuto un leggero mancamento. Dopo ulteriori controlli in pronto soccorso l'uomo è stato dimesso con prognosi di guarigione di qualche giorno.
Ultimo aggiornamento: 15:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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