TREVISO - «Sarà la nostra rinascita: daremo un futuro a questa azienda, che è il nostro figlio prediletto». Dalla famiglia di Ponzano veneto esce il racconto di un autunno febbrile. In cui Luciano Benetton e la sorella Giuliana, 82 e 80 anni, si sono ritrovati a lavorare insieme e immaginare un futuro come neppure a 30 anni erano stati in grado di fare. «Elettrizzati, in azienda dal mattino alla sera». E, garantiscono, contando sul sostegno convinto al loro progetto degli due altri fratelli. Gilberto e Carlo. Tutti uniti, tutti compatti nel riprendersi lo spirito del marchio.
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«Ora la sfida unica è salvare la United Colors: un marchio che ha fatto epoca è che sta rischiando di soccombere ad un gestione manageriale senza cuore e passione». E sono tornati anche alcuni dei collaboratori di allora come Fabrizio Servente, per vent'anni direttore marketing e prodotto del gruppo Benetton, passato in Ermenegildo Zegna per altri 10 anni e poi advisor globale per The Woolmark Company, organizzazione no profit sostenuta dal governo australiano che punta a valorizzare la lana di qualità, proprio la materia prima che serve per il rilancio United Colors...
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