CONEGLIANO - Per dare l'addio alla 15enne Beatrice Inguì, morta sotto un treno, a Torino, sono state usate le parole di una canzone di Eric Clapton. Una ragazza che il male di vivere e l'incapacità di gestire i suoi chili di troppo forse hanno portato alla morte. Una tragedia assurda che ha scatenato l'altrettanto assurda gogna mediatica nei confronti di una ragazza che, hanno detto i suoi amici, amava la vita. Una ragazza che, il giorno del suo funerale, ha scatenato la rabbia degli haters, degli odiatori del web. Tra quanti hanno insultato e riso in modo sguaiato anche gli utenti del gruppo Facebook di Giente Honesta, fondato nel 2015 dal coneglianese Mirko Bortolotto. «Abbiamo provveduto a cancellare subito gli insulti alla 15enne morta - chiarisce Bortolotto -. Noi non c'entriamo con alcuni».
Gli haters si sono scatenati. E tra i tanti utenti avvelenati dall'odio anche quelli che hanno scritto sulla baacheca del gruppo Giente Honesta. Sulla bacheca del gruppo web, ad accesso riservato (nato nel 2015, oggi oscurato, ma subito riaperto) le risate incivili si mischiano alle richieste di evitare le ironie su una morte così atroce. «Lei voleva solo farsi assottigliare dall'impatto» scrive uno studente dell'Università di Urbino, grande appassionato di calcio, riferendosi alla 15enne finita sotto il treno...
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