TREVISO - Due vigili del fuoco intenti a calare dalla torre civica di Treviso una maxi bandiera tricolore mentre più sotto, tra autorità e militari sull'attenti, riecheggiano le note dell'inno di Mameli. È stato forse il momento più spettacolare della cerimonia del 2 giugno, ma purtroppo il destino ci ha messo lo zampino. La grande bandiera è stata posizionata sul palazzo della Prefettura con i colori invertiti. A dire il vero non molti tra il pubblico se ne sono accorti subito, anche perché la bandiera più piccola issata sul pennone sopra la torre sventolava per il verso giusto, con il verde attaccato al pennone e il bianco e il rosso a seguire. Guardando quella, non ci si è resi subito contro che invece il maxi tricolore è stato messo al contrario.
Qualcuno però se n'è accorto, come un gruppo di Alpini che non ha nascosto un abbozzo di risata o come qualche sindaco che ha distrattamente buttato uno sguardo a quanto stava accadendo sopra la propria testa. Sono state scattate decine di fotografie e, dopo poco, quella che per tutti è stata una gaffe in piena regola è diventata di dominio pubblico, con tanto di sberleffi e ironia a non finire nei vari social network. Una battuta su tutte: «È la torre a rovescio, non la bandiera».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Qualcuno però se n'è accorto, come un gruppo di Alpini che non ha nascosto un abbozzo di risata o come qualche sindaco che ha distrattamente buttato uno sguardo a quanto stava accadendo sopra la propria testa. Sono state scattate decine di fotografie e, dopo poco, quella che per tutti è stata una gaffe in piena regola è diventata di dominio pubblico, con tanto di sberleffi e ironia a non finire nei vari social network. Una battuta su tutte: «È la torre a rovescio, non la bandiera».