Veneto, la Regione vuole un pedaggio unico per tutte le autostrade

Venerdì 22 Marzo 2024 di Mauro Favaro
Veneto, la Regione vuole un pedaggio unico per tutte le autostrade

Definire un pedaggio unico per tutte le autostrade gestite dalla Regione Veneto, calmierando gli attuali picchi con l’estensione del ticket del Passante come media per l’intero sistema. È questo l’obiettivo finale del piano tratteggiato da palazzo Balbi. Per riuscirci, oltre al Passante e alla Pedemontana, la Regione punta a ottenere l’affidamento in house anche dell’A4 Brescia-Padova (l’attuale concessione ad Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova Spa scade alla fine del 2026).

A4 Brescia-Padova

L’idea ha già portato Flavio Tosi a salire sulle barricate. L’ex sindaco di Verona, deputato di Forza Italia, ha scandito che gli utili della Brescia-Padova devono restare in quel territorio. «Sento dire che la Regione non deve toccare la concessione perché gli investimenti devono rimanere a Verona – contrattacca Elisa De Berti, vicepresidente e assessore regionale alle infrastrutture – e la stessa persona poi dice di essere pronta a governare il Veneto.

Fa ridere e paura già così».


L’obiettivo non cambia di una virgola. «Ne abbiamo già parlato con il ministero: quella della tariffa unica è un’idea che stiamo portando avanti almeno per le autostrade governate o che mi auguro governerà la Regione con Cav. Con la Brescia-Padova arriveremmo a quasi il 45% dell’intera rete autostradale del Veneto – fa il punto la vicepresidente – ciò consentirebbe di dare un impulso all’utilizzo di tutte le infrastrutture. Oggi c’è il grande problema che la Pedemontana, appena costruita, ha ovviamente pedaggi alti. Mentre nella Brescia-Padova, realizzata 60 anni fa, il pedaggio è praticamente inesistente. Un pedaggio medio, omogeneo, permetterebbe di sgravare lo stesso corridoio della Brescia-Padova anche a favore di una infrastruttura (la Pedemontana, ndr) che già esiste e che è sostenibile a livello ambientale».


A quanto potrebbe ammontare la tariffa unica?

«Basterebbe estendere quella del Passante, che è una via di mezzo», conferma De Berti. Non è difficile immaginare che qualcuno potrebbe leggere la cosa come un aumento del pedaggio della Brescia-Padova per abbassare quello della Pedemontana. «Le autostrade non servono solo ai residenti. Il traffico interno è minimo: sono le grandi percorrenze a fare la differenza – chiarisce la vicepresidente – ed è necessario fare sempre una valutazione a 360 gradi sulle possibilità offerte dalle infrastrutture presenti nel territorio». Non da ultimo, la tariffa unica promette di poter garantire più risorse da investire nella sicurezza. Ad esempio nella quarta corsia della Brescia-Padova, oltre a quella della Padova-Venezia. «Non serve farla fisica. Se si usano al meglio le infrastrutture sul territorio, appunto, è sufficiente una quarta corsia dinamica (sfruttando in alcuni momenti anche la corsia di emergenza, ndr) – evidenzia l’assessore regionale – per fare la quarta corsia fisica a Verona bisognerebbe spostare la tangenziale. Follia. E la cosa non sarebbe indolore nemmeno nel vicentino. La quarta corsia dinamica, invece, è sostenibile».
 

Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 09:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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