Autostrade, Benetton punta al colosso spagnolo Abertis

Mercoledì 19 Aprile 2017
Autostrade, Benetton punta al colosso spagnolo Abertis
ROMA - Atlantia potrebbe allearsi con Abertis per dar vita a uno dei maggiori colossi europei delle autostrade. La società italiana controllata dalla famiglia Benetton ha infatti confermato che è in contatto con la rivale spagnola, verso la quale ha manifestato «un generico e preliminare interesse a valutare progetti comuni». Ma, come ha precisato Abertis, i termini di una possibile operazione societaria «non sono ancora stati specificati» dalla società che controlla Autostrade.

I colloqui tra i due gruppi, secondo quanto hanno fatto sapere alcune fonti vicine all'operazione, potrebbero portare ad un'acquisizione e si starebbe studiando la possibilità di arrivare a un'offerta mista in denaro e azioni, ma secondo quanto ha precisato una nota di Atlantia, «nessun impegno è stato assunto né alcuna ipotesi è stata discussa o portata all'attenzione degli organi sociali».

Immediata la reazione dei mercati che hanno penalizzato il titolo Atlantia, scivolato del 3,8% a Piazza Affari, mentre hanno visto rastrellare azioni Abertis, salite del 6,6%, mettendo a segno il maggior rialzo dal 2010.
I contatti si inseriscono «nel contesto delle opzioni strategiche che su base continuativa la società esamina», ha sottolineato ancora Atlantia. Nei piani dell'Ad Giovanni Castellucci c'è infatti l'intenzione di valutare potenziali acquisizioni come parte di una strategia per ridurre la dipendenza del gruppo dal mercato italiano. L'unione tra il gruppo italiano e quello spagnolo darebbe vita ad un colosso con un giro d'affari annuo complessivo di oltre 10 miliardi di euro, in grado di superare anche la rivale francese Vinci, che nel 2016 ha messo a segno ricavi provenienti da tutte le concessioni pari a circa 6,3 miliardi di euro.

Già una decina di anni fa c'era stato un tentativo di fusione tra i due gruppi, quando Abertis provò ad acquisire Autostrade. L'operazione non andò però in porto perché fu stoppata dal governo italiano. A ottobre scorso Atlantia aveva fatto sapere che intendeva aumentare i propri introiti all'estero acquistando asset nel settore degli aeroporti e delle autostrade oltreconfine. Dall'inizio dell'anno Atlantia ha guadagnato il 7,8%, con un valore di mercato di circa 20 miliari di euro, mentre Abertis si è rivalutata del 15% con una capitalizzazione di circa 15 miliardi di euro.
Tra gli altri asset, Abertis in Italia controlla anche l'autostrada Brescia-Padova di cui detiene il 59,93&; la società con sede a Verona è partecipata anche da alcuni enti pubblici quali le Provincie di Vicenza, Verona e Brescia, il Comune di Vicenza e la Città Metropolitana di Venezia. Abertis ha offerto 300 euro ad azione per rilevare le azioni di minoranza.

Il gruppo spagnolo era entrato nell'autostrada Serenissima nell'agosto di un anno fa, con un investimento per un ammontare complessivo di 594 milioni di euro per il 51,4% di A4 Holding, che verranno rimborsati entro il 2023 alle banche che hanno anticipato la somma ai soci-venditori Banca Intesa, Gruppo Astaldi e famiglia Tabacchi.
Il gruppo Abertis in Spagna controlla più di 1.500 chilometri di strade e autostrade a pedaggio, ma è presente anche in Argentina, Cile, Colombia, Portogallo, Portorico e Gran Bretagna. E da poco, con Sanef, anche in Francia. Inoltre, gestisce più di 80.000 parcheggi in circa 60 città spagnole, oltre che in Cile, Italia, Andorra, Marocco e Portogallo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci