L'appello di don Dionisio al funerale di Manuel: «Nessuna vendetta»

Sabato 6 Maggio 2017
L'appello di don Dionisio al funerale di Manuel: «Nessuna vendetta»
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GIAVERA DEL MONTELLO - Trentasei corone di fiori circondano il sagrato quando arriva il feretro di Manuel Major, trasportato da un'autobara Maserati. Sulla facciata della chiesa di Cusignana sono appese tre gigantografie che ritraggono il giostraio sorridente, accanto alla moglie Sara. A fianco dell'ingresso della chiesa c'è pure la sua moto, una Honda 600 Rr. Sembrerebbe un funerale come tanti se non fosse per la presenza, seppur discreta, di polizia e carabinieri. Ma non lo è: Manuel era un bandito ed è stato ucciso da un colpo di pistola esploso da una guardia giurata mentre fuggiva in macchina dopo aver messo a ferro e fuoco mezza provincia. Circostanza cui non evita di far riferimento nemmeno don Dionisio Rossi quando prende la parola durante l'omelia. «Non condividevo le attività pericolose che avevi intrapreso e che ti hanno fatto seguire un percorso concluso in modo tragico -ha detto il prelato- Ma ciò che è stato è stato, e tutto passerà ora la vaglio della giustizia, che ha i suoi limiti ma va accettata. La vendetta fa gustare un'amara gioia ma ci rende colpevoli, non dà dignità e non corrisponde all'animo di Manuel e dei suoi familiari che hanno disposto la donazione dei suoi organi con un gesto di grande generosità».

Ultimo aggiornamento: 17:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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