Antonio Tognana fa rinascere
la porcellana della Serenissima

Mercoledì 16 Marzo 2016 di Alda Vanzan
Antonio Tognana
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Si chiama "rinfrescatoio", ha più di tre secoli ma da tempo non si trova sul mercato. Serviva, quando non c’erano i frigoriferi, per tenere la frutta fresca senza che venisse a contatto col ghiaccio e, soprattutto, senza che poi annegasse nell’acqua. Adesso, grazie a un genio veneziano delle ceramiche e al fiuto imprenditoriale di un trevigiano, il "rinfrescatoio" - una specie di scatola composta di tre singoli pezzi - tornerà in commercio. Il veneziano - d’adozione, perché le origini sono modenesi - è Geminiano Cozzi, che nel 1765 fondò in laguna, a San Giobbe, una manifattura di ceramiche che ebbe il riconoscimento della Repubblica Serenissima, destinata però a finire di lì a pochi decenni, tanto che i pezzi rimasti vengono tuttora battuti nelle prestigiose aste di Sotheby’s e Christie’s. Il trevigiano è Antonio Tognana, ex pilota professionista di rally nonché campione italiano nel 1982 su Ferrari, che pensava di aver chiuso con le ceramiche nel 2000, quando l’azienda di famiglia fondata dal padre Aldo, oggi novantaseienne, venne ceduta a un gruppo milanese.
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