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Si chiama "rinfrescatoio", ha più di tre secoli ma da tempo non si
trova sul mercato. Serviva, quando non c’erano i frigoriferi, per
tenere la frutta fresca senza che venisse a contatto col ghiaccio
e, soprattutto, senza che poi annegasse nell’acqua. Adesso, grazie
a un genio veneziano delle ceramiche e al fiuto imprenditoriale di
un trevigiano, il "rinfrescatoio" - una specie di scatola composta
di tre singoli pezzi - tornerà in commercio. Il veneziano -
d’adozione, perché le origini sono modenesi - è Geminiano Cozzi,
che nel 1765 fondò in laguna, a San Giobbe, una manifattura di
ceramiche che ebbe il riconoscimento della Repubblica Serenissima,
destinata però a finire di lì a pochi decenni, tanto che i pezzi
rimasti vengono tuttora battuti nelle prestigiose aste di Sotheby’s
e Christie’s. Il trevigiano è Antonio Tognana, ex pilota
professionista di rally nonché campione italiano nel 1982 su
Ferrari, che pensava di aver chiuso con le ceramiche nel 2000,
quando l’azienda di famiglia fondata dal padre Aldo, oggi
novantaseienne, venne ceduta a un gruppo milanese.