Alpini polemici con gli albergatori: «Prezzi anche triplicati, qui si lucra»

Venerdì 21 Aprile 2017 di Mattia Zanardo
Il presidente Ana durante l'intervento alla presentazione dell'Adunata
21
TREVISO - Che l'Adunata nazionale degli Alpini sia (anche) un affare per il territorio ospitante è noto. Per qualcuno, pure troppo. Sotto accusa finiscono soprattutto le strutture ricettive: prezzi triplicati in occasione del raduno, camere in alberghetti, magari neppure situati in città, quotate quanto una suite al grand hotel, fino ad oltre 300 euro a notte. A sollevare la questione è stato lo stesso presidente nazionale dell'Associazione Alpini, Sebastiano Favero, nientemeno che dal palco della presentazione ufficiale della manifestazione, ieri a Palazzo dei Trecento.

«Sono fiero dell'impegno delle nostre sezioni e delle amministrazioni della Marca - ha sottolineato il massimo rappresentante delle penne nere, riportando le segnalazioni arrivate da parecchi gruppi di soci foresti -, ma sono un po' deluso dagli albergatori, che hanno approfittato dell'evento per far pagare qualche 'scheo' in più. Non tutti si sono comportati così, naturalmente, ma buona parte sì. Un certo rincaro, anche del 20%, è ovvio, ma c'è chi ci ha chiesto tre volte il prezzo normale. Da trevigiano e da veneto, non me lo sarei aspettato». È il più classico effetto delle legge della domanda e dell'offerta, si dirà. Ma all'Ana non nascondono il sospetto che più di un operatore abbia approfittato per lucrarci. «Così facendo forse guadagneranno qualche soldo in più ora ha ribadito Favero -, ma hanno perso molti clienti per il futuro».

 
Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 15:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci