Beve lo sciroppo prima di mettersi alla guida, gli fanno l'alcoltest: patente ritirata

Giovedì 14 Giugno 2018 di Denis Barea
Beve lo sciroppo prima di mettersi alla guida, gli fanno l'alcoltest: patente ritirata
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TREVISO - Influenzati di tutto il mondo attenti: prima di ingurgitare copiose quantità di sciroppi per far passare la tosse o liberare il naso e poi mettervi al volante leggete bene il bugiardino del medicinale che state assumendo. Perché il rischio, in caso di controlli sulla strada e prove con l'etilometro, è quello di passare per ubriaconi e farvi togliere la patente. È la morale della storia capitata a un 43enne originario di Bergamo ma residente a Treviso, fermato da una pattuglia dei carabinieri alla guida di un'auto lungo la tangenziale di Napoli, che dopo un alcol test con l'etilometro si è visto ritirare la patente. «Ma come, io non bevo e soprattutto non ho bevuto prima di salire in auto» ha protestato l'uomo.

 
L'INDIZIO
A inchiodarlo e fargli fioccare addosso una denuncia per guida in stato di ebrezza erano i risultati del test sul livello alcolimetrico superiori al limite consentito. Di poco, ma quel tanto che è bastato per farlo finire nei guai. «Io non ho bevuto alcolici» ha continuato a dire ai carabinieri che lo avevano fermato. Tanto più che da giorni il 43enne sarebbe stato alle prese con una forte tosse e mal di gola che aveva cercato di far passare assumendo anche uno sciroppo sedativo venduto come farmaco da banco, il Vicks, quindi senza la necessità di una ricetta medica.

LA SPIEGAZIONE
Secondo il legale dell'uomo, l'avvocato Stefano Rossi, proprio l'assunzione di quel medicinale sarebbe la causa dell'alcoltest positivo. «Quello sciroppo molto noto e diffuso - spiega l'avvocato Rossi - riporta chiaramente nel foglietto illustrativo la composizione chimica e risulta essere costituto al 96% da alcol». Il legale aggiunge poi che qualche anno fa, sulla scorta della relazione di un medico legale di Roma, un giovane di 25 anni era stato assolto dal reato di guida in stato di ebrezza proprio perché era stato dimostrato come l'assunzione continuativa di quello specifico sciroppo potesse rilevare su un soggetto sottoposto all'alcoltest livelli tali da influenzare il dato strumentale.

IL RICORSO
Sulla scorta di questo precedente e armato del bugiardino in cui c'è scritto che il medicinale che calma la tosse è praticamente un drink in piena regola, il 43enne ha deciso di proporre ricorso al giudice di pace di Napoli chiedendo l'immediata restituzione della patente di guida perché la sua non sarebbe stata una mezza sbornia ma piuttosto una incolpevole e scusabile intossicazione alcolica da farmaco.
 
Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 10:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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