VALDOBBIADENE - Sempre più numerosi, sempre più vicini ai centri abitati. Quella dei cinghiali non è solo un'emergenza ambientale, ma sta trasformandosi sempre più in allarme sociale. L'ultimo incontro ravvicinato lunedì sera in località Perlo a San Vito di Valdobbiadene. «Stavo tornando alla macchina, dopo aver fatto una passeggiata - spiega D.F., 48 enne che ha lì una casa di villeggiatura -. In mezzo a un prato è improvvisamente spuntato davanti un capriolo, che si è dileguato in mezzo agli alberi. Quando poi, nei pressi dell'auto, ho sentito un altro rumore improvviso, pensavo si trattasse di un altro capriolo; invece era un piccolo di cinghiale che velocemente si dirigeva verso la macchia. A poca distanza la mamma. Un grosso esemplare che, vedendomi, si è avvicinato con fare minaccioso emettendo un grugnito inquietante. Sono letteralmente morto di paura». L'ungulato ha puntato con decisione in direzione dell'uomo che ha avuto appena il tempo di salire in auto e chiudersi dentro. «Per fortuna mamma e piccolo hanno desistito girandosi e ritornando nel prato- conferma D.F.- Ho temuto il peggio, perché si dice che in presenza dei piccoli questi animali possano diventare aggressivi. Di fatto, dopo aver grugnito rumorosamente e avermi perso dalla traiettoria, l'animale ha fatto dietro front, con grande sollievo da parte mia. Non pensavo fosse facile incontrarne di giorno».
Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 10:55
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