A ruba le case in affitto: «Non se ne trovano più»

Martedì 20 Novembre 2018 di Mattia Zanardo
A ruba le case in affitto: «Non se ne trovano più»
10
TREVISO - Per decenni ha dominato i sogni dei trevigiani, emblema del conquistato benessere post boom industriale. La casa di proprietà, però, negli ultimi anni, sembra perdere posizione nella classifica degli status symbol, mentre nuovi costumi sociali ed esigenze personali rilanciano l'affitto. Per necessità o per volontà, insomma, sono in crescita anche nella Marca le persone che abitano in un alloggio versando una pigione mensile. E se fino a qualche anno fa questa formula era divenuta appannaggio pressoché esclusivo di cittadini extracomunitari, oggi vi fanno ricorso sempre più italiani, anche non in situazioni di disagio. Perché non ci si può permettere le somme (molto elevate) per un acquisto o anche di sostenere un mutuo pluridecennale, con tassi non più così convenienti rispetto al recente passato. Ma anche per la decisione di trovare un alloggio alternativo alla  casa di famiglia, per la previsione di dover cambiare sistemazione in un prossimo futuro in un mondo del lavoro molto più mobile, semplicemente perché si preferisce investire i risparmi in altro. 
GLI AGENTIA confermare la tendenza è anche Fabrizio Gatto, presidente provinciale della Fiaip, la Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali, che in provincia associa circa 300 agenzie, per mezzo migliaio di addetti: «Senza dubbio assistiamo a una ripresa delle richieste di abitazioni in locazione rispetto a qualche anno fa». Tre i fattori all'origine di questo ritorno anche nel nostro territorio, secondo il rappresentante degli operatori del settore: «Primo: ci sono molte coppie che si separano, di conseguenza uno dei due coniugi ha l'esigenza di trovare una nuova abitazione, magari anche in tempi rapidi. Secondo: tanti giovani non si fidano ad acquistare un immobile, avendo una situazione lavorativa precaria e magari, proprio per questo motivo, faticano pure ad accedere ad un eventuale finanziamento. Infine, con l'attuale ripresa economica, stanno nuovamente aumentando manager e tecnici delle aziende che si trasferiscono in zona per lavoro e dunque cercano una casa in affitto per il periodo in cui dovranno stare qui». Il mercato locale, tuttavia, stenta ancora ad adeguarsi alla richiesta crescente. «L'offerta di locazioni non è proporzionale alla domanda» sottolinea l'esperto. 
I TIMORIE anche chi dispone di immobili residenziali non utilizzati, spesso e volentieri è piuttosto reticente a darli in affitto. «Ad esempio, si teme la tassazione elevata -spiega Gatto- Bisogna però dire che, oggi, con la cedolare secca, a canone concordato, le imposte si abbassano notevolmente. In diversi comuni classificati in zona a rischio idrogeologico, è in vigore un canone concordato al 10%: un regime fiscale molto interessante. Purtroppo su questa materia c'è ancora parecchia disinformazione e molti rimangono ancorati a vecchie convinzioni». Altra preoccupazione diffusa: non riuscire più a mandar via l'inquilino, una volta insediato nell'appartamento. O di incappare in qualche incivile, che, per ripicca, devasti la struttura. «Timori sentiti soprattutto nei confronti di affittuari stranieri. Ma se certamente la burocrazia non aiuta, va detto che episodi concreti del genere sono molto limitati». Negli ultimi, tempi, poi, chi cerca casa a pigione deve fare i conti anche con un altro ostacolo: il fenomeno dei cosiddetti affitti brevi a scopo turistico. 
TURISMOSull'onda del boom di piattaforme on line come Airbnb, soprattutto nei capoluoghi o in località rinomate, è in aumento chi mette a disposizione un proprio alloggio per far soggiornare per pochi giorni i forestieri: «Molti proprietari preferiscono questa formula più redditizia rispetto ai tradizionali affitti lunghi», ribadisce l'esponente della Fiaip. La tipologia più ricercata? «Il classico trilocale arredato, con due camere». Le quotazioni medie per affittare un appartamento nella Marca (ovviamente con un regolare contratto medio-lungo)? «Nei centri minori, dove comunque la richiesta non manca si va dai 400 ai 600 euro mensili. A Montebelluna ci si aggira più o meno sulle stesse cifre, fatta salva qualche situazione più centrale o di alto livello, che può arrivare anche a 7-800 euro. Per Treviso, Conegliano, Castelfranco, Oderzo si registrano prezzi anche fino a ottocento o mille, con le comprensibili difficoltà per chi deve sostenere un affitto di questo tipo. Nonostante la domanda in crescita, però, si sta verificando una flessione dei canoni: i clienti, del resto, stanno molto più attenti di una volta, valutando con attenzione l'impatto sul proprio bilancio familiare».
Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 13:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci