Affitti impossibili, in centro solo 60 alloggi disponibili: «Cari e introvabili»

Lunedì 12 Dicembre 2022 di Mauro Favaro
Il centro città

TREVISO - Sempre meno case in affitto. Nel centro storico di Treviso oggi non si arriva a 60 alloggi disponibili. Un numero confermato anche dalle vetrine online delle maggiori agenzie immobiliari. Non solo. Per più di 8 su 10 viene richiesto un canone che supera gli 800 euro al mese. Non una cosa da poco per chi deve muoversi in modo bilanciato per arrivare alla fine del mese, a cominciare dai giovani. E non c’è paragone con il numero di case messe in vendita: solamente nella zona centrale del capoluogo della Marca sono più di 450. Un totale che supera di sette volte quello degli alloggi in affitto. Insomma, il canone mensile in centro non tira. A meno che non sia maxi. È questo il quadro attuale all’interno delle mura.

LE OFFERTE E LE ZONE

Qualche esempio? Immobiliare.it propone 57 alloggi in affitto nel centro di Treviso. Solo sette rimangono sotto agli 800 euro al mese. Si va dai 400 euro al mese per un monolocale da 40 metri quadrati nella zona di piazzale Burchiellati fino ai 2.700 euro per un appartamento che si affaccia su piazza dei Signori e ai 3mila euro per un attico in zona Pescheria. Idealista evidenzia 55 case in affitto in centro. Una dozzina sotto la soglia degli 800 euro al mese. Il più economico è una monolocale indicato nella zona di piazza San Vito a 500 euro al mese. I due più cari, invece, sono una villa da 700 metri quadrati all’interno delle mura proposta in affitto per 12mila euro al mese e un appartamento nella zona di piazza Pola a 4.200 euro al mese. A chiudere, Casa.it mette in elenco 45 alloggi in affitto in centro. «Ormai si fatica a trovare alloggi in affitto in città, anche piccolissimi, perché i costi sono schizzati alle stelle. L’effetto è che i proprietari che hanno la possibilità non intendono investire cifre importanti per la ristrutturazione di immobili che poi non promettono un ritorno – fa il punto Giorgio Granello, vicepresidente di ConfAssociazioni, la confederazione delle associazioni professionali, laureato in Scienze giuridiche, iscritto al collegio dei geometri e consulente tecnico del tribunale di Treviso – così si guarda altrove, a partire dall’hinterland. Gli alloggi che vanno all’asta, in particolare, vengono tutti venduti. Gli investitori fanno i lavori strettamente necessari e poi li mettono nel mercato a cifre più contenute».

INVESTIMENTI IMPOSSIBILI

Lo schema delle persone che hanno lavorato una vita e che anche grazie alla liquidazione comperano un appartamento, magari appunto in una zona centrale, è ormai superato dagli eventi. «Queste cose sono sparite – conferma il vicepresidente di ConfAssociazioni – oggi le cifre sono improponibili. I cittadini non affrontano più operazioni di ristrutturazione per puntare sull’affitto. E alla fine trovano spazio solo i grossi interventi immobiliaristi. Così, però, la residenza in città sta morendo. Ed è un peccato. Sostanzialmente è scomparsa la via di mezzo». Cioè gli affitti sostenibili. Si passa con un balzo dalle case popolari e dall’edilizia convenzionata ad affitti monstre. Allargando il cerchio, infine, sono complessivamente poco più di 100 gli alloggi proposti in affitto in tutto il territorio del Comune di Treviso. Comunque meno di trenta a un prezzo inferiore agli 800 euro al mese. Il prezzo più basso è pari a 390 euro al mese per un bilocale da 45 metri quadrati in zona Santa Bona. Quel che emerge è che attualmente l’affitto non trova spazio nemmeno in periferia. «Serve il coraggio di ripensare le politiche abitative, agevolando il mercato anche attraverso una revisione delle imposte – conclude Granello – non si può pensare di popolare la città solo con chi è proprietario degli immobili».

Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 10:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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