Addio a Antonio Neri, sindacalista
poi dirigente nel mondo dell'editoria

Mercoledì 28 Settembre 2016 di Andrea Zambenedetti
Una recente immagine di Antonio Neri
TREVISO -
E' mancato la notte scorsa Antonio Neri, dirigente della Cisl di Treviso tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta.

86anni, nativo di Cavezzo in provincia di Modena ha cominciato la sua carriera tra i braccianti delle Murge, dove venne poi assegnato all'unione di Reggio nell'Emilia diventando istruttore confederale. Nel 1955 si trasferì a Treviso per svolgere l'incarico di coordinatore del centro regionale veneto dei contadini e dei mezzadri. Tre anni dopo venne anche eletto segretario generale aggiunto dell'Unione Sindacale Provinciale di Treviso, carica che mantenne fino alla fine del 1963. 

Dopo l'esperienza nel sindacato diventa dirigente ai massimi livelli nel mondo dell'editoria, al Gazzettino prima e poi alla Rusconi, arrivando a guidare la delegazione imprenditoriale nelle trattative sindacali nazionali di settore. Dal 1990 era in pensione.

"Pur essendo rimasto per soli otto anni nella Cisl trevigiana, ha avuto un ruolo molto importante nel passaggio da un sistema economico basato sull'agricoltura (e sulla mezzadria), ad uno imperniato sull'industrializzazione - ha spiegato - Franco Lorenzon, segretario generale della Cisl Belluno Treviso -. A lui la Cisl trevigiana deve in particolare l'introduzione della contrattazione del salario legato agli incrementi di produttività, cosa che ha consentito sia lo sviluppo delle aziende, che la crescita dei salari dei lavoratori".
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