TREVISO - Non è stato uno stupro, ma un rapporto sessuale consenziente. A sostenerlo è il 17enne, accusato di aver abusato di una sua coetanea all'esterno di un locale notturno del circondario di Treviso lo scorso 17 luglio. Una ricostruzione dei fatti - quella del ragazzo - che diverge dalle conclusioni a cui sono arrivati i carabinieri che lo hanno segnalato alla Procura dei minori.
«Il mio cliente - ha spiegato l'avvocato Barnaba Battistella - nega che la ragazza fosse in evidente stato d'ebbrezza. Oltre ad escludere in modo categorico qualsiasi tipo di violenza». Secondo il ragazzo si è trattato di un rapporto tra persone consenzienti e quindi del tutto lecito. Un incontro, nato dopo una serata passata assieme ad un amico in cui avevano incontrato la comitiva di diciassettenni.
Ultimo aggiornamento: 19:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Il mio cliente - ha spiegato l'avvocato Barnaba Battistella - nega che la ragazza fosse in evidente stato d'ebbrezza. Oltre ad escludere in modo categorico qualsiasi tipo di violenza». Secondo il ragazzo si è trattato di un rapporto tra persone consenzienti e quindi del tutto lecito. Un incontro, nato dopo una serata passata assieme ad un amico in cui avevano incontrato la comitiva di diciassettenni.