Decoro e sicurezza. Stabili vuoti, meglio chiuderli

Venerdì 28 Settembre 2018 di Ilaria Bellucco
Decoro e sicurezza. Stabili vuoti, meglio chiuderli
LENDINARA - Proseguono le iniziative contro l'occupazione abusiva di edifici abbandonati per tutelare la pubblica sicurezza e nel frattempo il Comune dà il buon esempio provvedendo a rendere inaccessibili i suoi stabili inutilizzati. A un mese dalla prima ordinanza emessa per imporre di murare porte e finestre di un condominio occupato abusivamente e forse sede di attività illecite, il Comune non molla la presa sull'attività avviata per evitare che bivacchi non autorizzati in diversi luoghi cittadini in stato di abbandono creino problemi per la sicurezza dei quartieri circostanti.

OBIETTIVI DECORO E SICUREZZA
«Il percorso avviato per forza di cose difficilmente può avere effetti immediati, ma stiamo seguendo la questione e ottenendo qualche riscontro positivo» dice il sindaco Luigi Viaro, ricordando che attualmente sono almeno sei gli stabili in stato di abbandono in cui risulta la presenza di occupanti abusivi. Il primo passo dal municipio era stato fatto in primavera invitando con una missiva i proprietari degli immobili in questione a chiudere in modo sicuro gli accessi alle loro proprietà. È invece di un mese fa la prima ordinanza sindacale mirata a far chiudere fisicamente ogni via di accesso al condominio di via Nenni che era proprietà della ditta dei fratelli Cignoni. Il giro di vite è iniziato da lì dopo l'ultimo blitz dei carabinieri, in cui gli uomini dell'Arma avevano riscontrato la presenza di alcuni cittadini stranieri con precedenti, già colpiti da provvedimenti di espulsione, e il ritrovamento di una busta contenente 170 grammi di marijuana che aveva indotto a pensare a un'attività di spaccio. Da qui la necessità ravvisata dal Comune di contrastare il fenomeno.

LUOGHI DI SPACCIO
«Sul fatto che nel condominio Il Cigno, tra via Nenni e via Zilianti, ci siano ancora occupanti abusivi oppure no sono in corso verifiche da parte di altre autorità premette Viaro Dopo l'ordinanza e una prima comunicazione ora siamo in contatto con l'istituto bancario che ha l'effettiva disponibilità dell'immobile. Confidiamo di poter avere risposte positive».

La proprietà ha l'obbligo di murare porte e finestre, o comunque bloccarle con elementi idonei a impedire l'accesso agli alloggi, controllando periodicamente che queste barriere siano integre e non siano state manomesse.
«Per quanto riguarda gli altri immobili interessati siamo ancora in fase interlocutoria e non ci sono al momento ordinanze, ma uno dei proprietari ci ha già assicurato la sua volontà di chiudere l'edificio conclude Viaro Se non avremo riscontri entro i tempi stabiliti procederemo noi: il prefetto ci ha confermato la possibilità da parte del Comune di intervenire sulla proprietà privata in questi casi, per ragioni di tutela della pubblica sicurezza, e abbiamo previsto nel bilancio un capitolo di spesa per poter far chiudere gli immobili rivalendoci successivamente sui proprietari».

Intanto l'ente locale cerca di dare il buon esempio con i suoi immobili inutilizzati. «I nostri operai hanno sbarrato gli accessi dell'ex asilo di Ramodipalo che risultava frequentato da alcune persone in orario notturno», riferisce infine il sindaco.
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