Un volo dolce ma un atterraggio violento, che gli è costato la frattura di entrambe le gambe. Il protagonista di questo brutto incidente aereo un 53enne appassionato di volo residente a Ponso (Padova) che ieri pomeriggio ha provato l'ebbrezza di solcare il cielo con un paramotore, il mezzo volante motorizzato più semplice essendo costituito da una vela, come quelle usate per il parapendio alla quale si aggiunge un propulsore a elica indossato dal pilota come uno zaino. Una strumentazione che consente di alzarsi in volo da terra e raggiungere anche velocità elevate. Non una tipologia di volo adatta a tutti, perché è molto difficile governare la vela, specie quando la velocità aumenta e, in particolare, in presenza di vento forte. Il 53enne, A.G., le sue iniziali questo lo sapeva bene. E le caratteristiche della giornata sembravano permettere il volo. Ma tutti i calcoli si sono rivelati errati, perché in fase di discesa ha calcolato male la traiettoria ed è finito contro un muretto di cemento. Si era alzato in volo dalla spiaggia di Rosolina Mare e si è librato in aria, sospeso sopra il mare, fino a quando non si è preparato ad atterrare forse, proprio perché le condizioni meteorologiche, abbastanza variabili, che consigliavano il rientro. Fatto sta che, all'altezza di Marina di Caleri, la sua errata manovra si è conclusa con un impatto rovinoso. La velocità con cui ha sbattuto contro la struttura in cemento è stata tale da provocargli gravi traumi, specie agli arti inferiori, con fratture plurime...
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