ROVIGO - Dei rifiuti si è parlato tanto negli ultimi mesi. A fronte delle tante discussioni, la domanda del cittadino medio è stata: «Ma io, quanto pago?». La risposta è arrivata nell'ultimo Consiglio comunale, quando è stato approvato il bilancio preventivo 2017 di Palazzo Nodari. Con un ritocco all'insù della Tari, la tassa sui rifiuti, pari al 3% rispetto alle tariffe approvate e applicate nel 2016. E' l'effetto, è stato spiegato, del meccanismo di funzionamento di questa tassa, che deve sostenere il costo del servizio che per l'anno ormai iniziato, è pari a 9.135.703 euro. A pesare, anche il milione e 400mila euro di insoluti. Ovvero: visto che qualcuno non ha pagato si alza la tariffa per tutti. Inevitabilmente, l'aumento delle tasse, con l'aumento indiscriminato per ogni tipo di immobile, sia residenziale che commerciale, non manca di provocare le prime reazioni. Quella di Paolo Mercuri, presidente dell'Associazione della proprietà edilizia Confedilizia della provincia di Rovigo, è decisamente indignata: «Non avevamo dubbi rimarca - sul fatto che l'Amministrazione, anche quest'anno, avrebbe affondato il bisturi delle tasse nella pelle dei proprietari immobiliari. A nulla sono valsi gli appelli della nostra categoria, condivisi anche da altre associazioni. E stata perduta una grande opportunità di rinascita della nostra città. La scelta di questa Amministrazione è stata quella di governare con superbia e in modo autoritario»...
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