ROVIGO - Era accusato di aver palpeggiato una bambina di appena otto anni all'interno dei locali di una parrocchia di una frazione di Rovigo. La relazione del consulente nominato dal giudice per le udienze preliminari Alessandra Martinelli, però, ha dato un verdetto chiaro: l'uomo, un 55enne affetto da un ritardo mentale, tanto da avere riconosciuta una forma di invalidità, non era capace d'intendere e di volere al momento dei fatti e non è in grado di stare in giudizio.
LA DECISIONE
Da questo ne è conseguito, nell'udienza di ieri, il suo proscioglimento. Non solo, ma la perizia ha messo in evidenza che non si tratterebbe di una persona socialmente pericolosa, motivo per cui il giudice ha deciso di non emettere alcuna misura nei suoi confronti, come invece avevano chiesto gli avvocati Paolo Guidorzi e Sebastiano Casolino ai quali si erano rivolti i genitori della bambina, costituiti parte civile, ritenendo che fosse ben poco opportuno che l'uomo continuasse a frequentare luoghi in cui potesse trovarsi a contatto con altri bambini...
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Da questo ne è conseguito, nell'udienza di ieri, il suo proscioglimento. Non solo, ma la perizia ha messo in evidenza che non si tratterebbe di una persona socialmente pericolosa, motivo per cui il giudice ha deciso di non emettere alcuna misura nei suoi confronti, come invece avevano chiesto gli avvocati Paolo Guidorzi e Sebastiano Casolino ai quali si erano rivolti i genitori della bambina, costituiti parte civile, ritenendo che fosse ben poco opportuno che l'uomo continuasse a frequentare luoghi in cui potesse trovarsi a contatto con altri bambini...
