Riunione infuocata tra residenti e prefetto: «Non vogliamo i profughi»

Giovedì 20 Luglio 2017 di Elisa Cacciatori
Riunione infuocata tra residenti e prefetto: «Non vogliamo i profughi»
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TAGLIO DI PO - Una cosa è certa. A Taglio di Po i profughi non sono i benvenuti. A ribadirlo con forza sono stati in tanti martedì all'incontro col prefetto Enrico Caterino.
A dar voce al diniego è stata una Taglio di Po che non ha voluto sentire ragioni in una sala Europa gremita e urlante e una nutrita folla all'esterno che a un certo punto, quando l'audio delle casse ha avuto problemi di trasmissione, ha cominciato a spintonarsi per entrare.
Non c'è stato alcuno spazio di mediazione. La capogruppo di opposizione Layla Marangoni ha evidenziato l'intento di alcune aziende vicine all'hotel sulla Romea in predicato di ospitare gli arrivi, di chiudere specificando anche che esisterebbe nella struttura «Un abuso edilizio perché l'impianto antincendio è completamente nella proprietà dell'adiacente ditta e non di Mancin che vi ha costruito un muro. L'albergo non è a norma - ha detto Marangoni -. Se succede un incendio chi risponderebbe?».
Bisogna mettersi nei panni di chi vive qua ha detto una residente tagliolese . Non ci interessa il 95% degli introiti che fate voi lassù. Non vogliamo favole sull'integrazione. Io ho una ragazzina e non voglio per lei un'adolescenza con l'uomo nero dietro, perché non è giusto. Ci sono città che possono ospitare. Taglio di Po, no».

 
Ultimo aggiornamento: 15:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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