ROVIGO - Cresciuta in Polesine, la ragazza avrebbe tenuto un comportamento giudicato dai suoi familiari non consono alle tradizioni marocchine. In particolare, il principale problema sarebbe stato rappresentato dalla sua ostinazione nel non voler rispettare il precetto di indossare il velo, vissuto come un'imposizione. Il rifiuto di indossare il velo, agli occhi del padre e dello zio, avrebbe così fatto di lei una cattiva musulmana. E così, ogni volta che l'adolescente voleva o doveva uscire di casa, si innescavano accesi litigi in famiglia. Il fatto, però, è che le tensioni non si sarebbero limitato agli urlacci, che generalmente volano in quasi tutte relazione fra genitori e figli adolescenti. Secondo quanto è stato ricostruito dalla Procura, infatti, vi sarebbero stati anche comportamenti più gravi da parte del padre e dello zio della ragazza, che la avrebbero fatta oggetto di vere e proprie minacce ed anche di qualche botta...
Ultimo aggiornamento: 11:52
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