Cattedre in bilico. Posto a rischio per 400 insegnanti

Mercoledì 28 Novembre 2018 di Nicola Astolfi
Cattedre in bilico. Posto a rischio per 400 insegnanti
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ROVIGO - Al concorso straordinario per la scuola primaria e dell'infanzia potrebbero partecipare circa 400 diplomati magistrali polesani: la scadenza per le domande sarà il prossimo 12 dicembre e intanto nelle scorse settimane, proprio nel primo giorno utile per presentare le domande d'ammissione, è arrivata una novità che potrebbe avere effetti clamorosi. Perché per i diplomati magistrali abilitati si potrebbero riaprire le graduatorie a esaurimento (Gae). La controversia sull'ammissione alle Gae dura già da qualche anno e l'ultimo intervento in ordine di tempo è stato della sesta sezione del Consiglio di Stato. Dopo che alcuni diplomati magistrali avevano fatto ricorso contro la  loro cancellazione dalle Gae, anche il sindacato Anief era intervenuto nel procedimento per sostenere le ragioni dei ricorrenti, in quanto titolare di un interesse dipendente da quello azionato. Da allora si sono contate sia una serie di sentenze favorevoli ai ricorrenti, sia la pronuncia del 20 dicembre 2017 in cui il Consiglio di Stato aveva stabilito che solo il possesso della laurea specifica abilitante potesse dare accesso alle Gae. Ora la sesta sezione sospende la sentenza dello scorso dicembre, e chiama il Consiglio di Stato a pronunciarsi di nuovo in adunanza plenaria per stabilire se le sentenze favorevoli ai ricorrenti abbiano o no valenza giuridica verso tutti e non solo per le parti in causa.

CONCORSO STRAORDINARIO
La nuova pronuncia arriverà con molte probabilità nel 2019 e intanto s'è aperto il bando del concorso straordinario. «La vicenda potrebbe diventare una farsa se fosse modificata l'interpretazione iniziale data in adunanza plenaria. In pratica - spiega Stefania Botton, responsabile della Cisl Scuola di Padova e Rovigo - se fosse riconosciuta la valenza generale delle passate sentenze favorevoli ai docenti, il quadro normativo si ritroverebbe nella condizione di dover essere ulteriormente modificato in seguito alla nuova decisione del giudice amministrativo. Per ora questa è solo una possibilità, e quindi l'invito del sindacato è di partecipare al concorso, vista la situazione che s'è creata nel contenzioso».

La pronuncia del 20 dicembre 2017, di fatto, aveva inserito chi è in possesso di diploma magistrale abilitante nelle graduatorie d'istituto, utili per le supplenze ma non per il posto fisso, rendendo così ancora più precari docenti che in moltissimi casi vivevano il precariato già da anni. Altri diplomati magistrali abilitati erano già in ruolo, ma con riserva, e il loro incarico a tempo indeterminato è stato trasformato in un tempo determinato, per risolvere le conseguenze portate dalla sentenza dello scorso dicembre attraverso il concorso straordinario.

«I docenti polesani interessati al concorso - spiega Stefania Botton - potrebbero arrivare a 400, se si tiene conto anche di quanti stanno lavorando con la messa a disposizione». Bertilla Gregnanin di Uil Scuola, a proposito della necessità del concorso straordinario, ricorda inoltre che «quest'anno sono attesi numeri elevati di docenti che andranno in pensione, con conseguenti problemi a livello di cattedre che resterebbero scoperte. Il concorso è stato un buon passo verso un equilibrio che non c'era: lo dimostra il fatto che al concorso straordinario si ritroveranno fianco a fianco ragazze appena laureate e persone che ha già esperienze di insegnamento anche ultradecennali». Un'altra questione in cerca di soluzioni, aggiunge Gregnanin, è l'attuazione del cosiddetto organico di potenziamento: «Le risorse sono insufficienti alle necessità», ammonisce la responsabile di Uil Scuola Rovigo.
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