Senza trasferte e viaggi anche in Polesine è possibile arrampicarsi

Giovedì 19 Luglio 2018 di Mirian Pozzato
Senza trasferte e viaggi anche in Polesine è possibile arrampicarsi
ROVIGO - Una struttura unica, che mancava nella provincia di Rovigo tanto da obbligare i sempre più numerosi appassionati a spostarsi nelle province vicine per approfondire gli allenamenti. Una piccola parete da arrampicata, infatti, è presente nella palestra delle Parenzo, alta 4,5 metri e realizzata anch'essa con i contributi dei progetti promossi dal Coni. Ora una vera parte c'è ed a Villadose. Per questo nella presentazione tutti gli interventi hanno ringraziato l'opera della Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo nel sostenere e promuovere le attività legate soprattutto alla cultura dello sport e del tempo libero, volano per prevenire le devianze giovanili. «La nostra Fondazione ha sottolineato Giuseppe Toffoli, vicepresidente della Fondazione Cariparo - è l'unica in Italia a valorizzare lo sport come importante opportunità per la crescita dei giovani e per il benessere psicofisico».
 
SOGNO REALIZZATO
Soddisfazione da parte del sindaco di Villadose Gino Alessio, che già lo scorso anno, in occasione dell'inaugurazione del palazzetto dello sport, aveva manifestato il desiderio di veder realizzata una parete di arrampicata e che fuori dai discorsi ufficiali ha confidato che sarà fra i primi iscritti ai corsi che partiranno a settembre.
«A un anno dall'inaugurazione del palazzetto, dobbiamo dire che è stato realizzato in modo sapiente - ha detto Alessio - non abbiamo trovato difetti, ma solo una grande funzionalità per le diverse discipline che già lo utilizzano con soddisfazione».
L'importanza dello sport è stata sottolineata anche dal presidente del Coni Veneto, Gianfranco Bardelle. «Lo sport è cultura, non solo divertimento. Accogliere i ragazzi, toglierli dalla strada, dalla droga, dall'uso sconsiderato di cellulari e tablet per portarli in ambienti sani. Uno andrà alle olimpiadi, forse, ma migliaia si salveranno. Investire sullo sport significa investire sui nostri giovani. Nelle città dopo i 15-16 anni c'è un abbandono delle pratiche sportive del 60% con conseguenti problemi di obesità e salute. L'Italia è l'unico Paese che non prevede l'ora di educazione fisica nella scuola primaria con docenti specializzati».
FONDAZIONE ELOGIATA
La presenza in provincia di ben tre impianti sportivi realizzati dalla Fondazione è stata quindi elogiata da Lucio Taschin, delegato provinciale del Coni. L'occasione per esprimere gratitudine all'opera di questa è stata colta anche dall'assessore Corazzari. «È indispensabile avere delle strutture adeguate per poter coinvolgere i giovani. Un grande ringraziamento va a chi fa qualcosa per lo sport, ma ancor più grande alle migliaia di volontari che con passione e serietà si impegnano per far fare sport ai nostri giovani».
LA NUOVA ATTIVITÀ
Da settembre partiranno i corsi grazie alla Polisportiva Uni Sport di Rovigo. «Siamo onorati di poter avere questa parete per poterci allenare - ha ringraziato il presidente Giancarlo Brandolese - abbiamo in programma non solo di fare allenamenti di arrampicata, ma anche di collaborare con le associazioni di protezione civile e con il Cai per fare formazione».
Mirian Pozzato
Ultimo aggiornamento: 19:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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