ROVIGO - Le acque di fiumi e canali polesane non sono in salute. Anche perché molti di questi risentono degli effetti dell’agricoltura intensiva della Pianura padana, riportando concentrazioni di pesticidi superiori ai limiti. Un allarme che era già stato lanciato dall’Arpav e che ora si ritrova anche nel Rapporto dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. I “pallini rossi“ riguardano il Po a Castelmassa e a Corbola, la Acquetta-Fratta-Gorzone a Melara (sopra i limiti anche nei campionamenti a Stanghella, Anguillara e Sant’Urbano), la Fossa Ponte Molino-Maestra a Giacciano con Baruchella, il Fissero-Tartaro-Canalbianco sempre a Giacciano, così come a Porto Viro, il Cavo Maestro a Bosaro, il Nuovo Adigetto ad Adria, il Cavo Maestro sempre ad Adria, lo Scolo Valdentro a Fratta, il Ceresolo a Rovigo.
Ultimo aggiornamento: 07:26
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