Aggredito dal pusher, si rifugia nelle toilette del centro commerciale

Giovedì 14 Febbraio 2019
Aggredito dal pusher, si rifugia nelle toilette del centro commerciale
ROVIGO - Una violenta colluttazione, in pieno giorno e in pieno centro, con un uomo che ha rimediato una brutta ferita alla testa provocata dal lancio di una bicicletta e da un calcio sferratogli mentre era a terra. La prova concreta di questa zuffa, scoppiata martedì attorno alle 10.30, sono state le numerose chiazze di sangue che hanno costellato i bagni del centro commerciale Le Torri. Sul posto sono intervenute due volanti e un'ambulanza.

 
Ad offrire un resoconto di quanto accaduto è il direttore stesso del centro commerciale, l'architetto Luigi Domenico Barbato, che confutando la versione secondo la quale l'aggressione sarebbe avvenuta all'interno, spiega come «il centro commerciale, per l'aggredito, è stato solo il primo posto dove potersi rimettere in sesto visto che risulta sempre un posto accogliente e disponibile per tutti. I fatti si sono svolti dove il mercato finisce incontrando viale del Sacro Cuore: un giovane italiano, abituale cliente della Coop, vede un extracomunitario maneggiare una busta contenente forse materiale che non farebbe bene ai nostri figli, lo richiama e, a questo richiamo, il signore di colore reagisce con insulti e sproloqui gettandogli addosso la bicicletta, causando la caduta a terra del ragazzo che, sbattendo la testa, si procura un piccolo taglio».


CALCIO IN FACCIA
Non solo, ma l'aggressore, spiega ancora Barbato, «non contento, sferra un calcio in faccia e subito dopo si dilegua e fa perdere le sue tracce. A questo punto cosa fa il malcapitato sanguinante? Cerca conforto nella prima struttura che può sostenerlo e ripulirlo della perdita di sangue e dei colpi presi, i bagni delle Torri, dove sostenuto dalle pattuglie della polizia intervenute, dai sanitari e dal sottoscritto si rimette in ordine e si lava del sangue perso. Poi, visto che le sue condizioni erano sufficientemente sanabili, decide di sua spontanea volontà di andare a casa, a poche centinaia di metri, per cambiarsi e ritornare a fare la spesa. Al suo ritorno trova anche i due carabinieri di quartiere e il sottoscritto, ancora scambiando alcune battute».
L'uomo, da quello che risulta, non avrebbe nemmeno voluto sporgere una formale denuncia nei confronti dello straniero che lo aveva aggredito. «Ho cercato di offrirgli un caffè aggiunge Barbato -, ma lui ha ringraziato ed è andato a fare la spesa: grazie a questo semplice eroe solitario e grazie al tempestivo intervento delle forze dell'ordine sempre disponibili e altamente professionali oltre che fondamentalmente umane».
F.Cam.
Ultimo aggiornamento: 13:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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