Aprono la tomba di famiglia e scoprono la bara di un morto senza nome

Domenica 23 Settembre 2018
Aprono la tomba di famiglia e scoprono la bara di un morto senza nome
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TAGLIO DI PO - Si apre il loculo nella cappella di famiglia per tumulare il feretro di un familiare e si trova il posto “occupato” dalla bara di un defunto sconosciuto. La vicenda è accaduta nei primi giorni della settimana nel camposanto di Taglio di Po centro e la notizia, che ha davvero del sorprendente, si è diffusa in un battibaleno.
INDAGINI DEL COMUNE
Il Comune di Taglio di Po, che è il gestore del cimitero, sta muovendosi con estrema difficoltà, con accertamenti a 360 gradi, per fare chiarezza sul fatto e soprattutto per capire di chi è realmente la salma che stava nel loculo della tomba di famiglia che avrebbe dovuto essere vuoto.   La cappella al centro della curiosa vicenda ha due proprietari: i loculi su un lato appartengono a una famiglia, quelli sul lato opposto a un’altra famiglia, divisi verticalmente. Ilde Duò, vedova Milani, 87 anni, è scomparsa nei giorni scorsi: da sempre aveva manifestato la sua volontà di essere tumulata nel loculo accanto al marito, deceduto molti anni fa. I funerali della signora Ilde sono stati celebrati lunedì scorso, con la partecipazione di molti tagliolesi dato che la famiglia è molto conosciuta e stimata in paese. Anche per questo, purtroppo, non sono mancati coloro che con una sorta di “sciacallaggio verbale” hanno inventato e diffuso notizie irreali, completamente false, che hanno solo contribuito a far del male a persone completamente estranee alla vicenda.
SEPOLTURE DI MEZZO SECOLO FA
La cappella al centro del caso risale agli anni Sessante e la bara trovata nel loculo accanto a quello dove riposano le spoglie del signor Milani, il marito della defunta Ilde, risale agli anni Settanta/Ottanta. Il cofano è privo di qualsiasi targhetta recante il nome del defunto o altro riferimento del corpo che custodisce, perché all’epoca non c’era alcun obbligo di tale indicazione, a differenza di oggi. La bara “dell’intruso” non è stata aperta e così il feretro della signora Ilde è stato tumulato provvisoriamente in uno degli altri loculi ancora a disposizione nella stessa cappella di famiglia.
POSTO “IN PRESTITO”
Cosa può essere successo? La risposta più verosimile è che si sia trattato di una sepoltura “in prestito”, dato che fino a non molti anni fa esisteva l’usanza in forza della quale, in mancanza di loculi, coloro che morivano avendo espresso in vita il desiderio di non finire sepolti nel terreno “approfittassero” in via temporanea di un loculo nelle cappelle di famiglia di altri in attesa della disponibilità di un nuovo loculo. Molto spesso si chiedeva questa sorta di “ospitalità” per il proprio congiunto che non voleva finire a terra a un parente, un amico o un conoscente, che metteva a disposizione lo spazio nella propria cappella.
SISTEMAZIONE PROVVISORIA
È molto probabile quindi che questo sia avvenuto anche nel caso in questione, tant’è che sulla lapide non c’era alcuna scritta, scelta forse collegata alla volontà di non rovinare il marmo per una “sistemazione” che già si sapeva essere provvisoria, della durata al massimo di qualche mese. Nel caso in questione però, chissà per quale serie di fortuite coincidenze, il provvisorio è diventato definitivo e dopo 40, forse perfino 50 anni è veramente difficile venirne a capo. Un’altra ipotesi verosimile potrebbe essere quella dello scambio di loculo nella stessa cappella effettuata dopo la tumulazione di un congiunto dell’altro proprietario del sacello funebre.
Come assicurato dal sindaco Francesco Siviero, il Comune di Taglio di Po sta avviando degli accertamenti che si spera si possano concludere entro pochi giorni per fare piena luce sulla vicenda, ma soprattutto per tranquillizzare i familiari della signora Ilde già angosciati dal dolore per la perdita della loro congiunta.
Ultimo aggiornamento: 09:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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