ROVIGO - Vincenti e... spaccati. Forse col Pd non faranno mai accordi di Governo, ma in compenso, dell’armata Renzi, almeno in Polesine, i pentastellati hanno già copiato i difetti. A poche ore dal responso delle urne, sono già divisi e litigiosi, pronti a buttare all’aria il tavolo tra accuse e ripicche.
Tutta colpa della mancata elezione della candidata locale Micaela D’Aquino che adesso vuota il sacco del suo livore e fa nomi e cognomi: quelli della consigliera regionale Patrizia Bartelle e dei due consiglieri comunali, Francesco Gennaro e Ivaldo Vernelli. «Hanno stroncato la mia candidatura fin da subito - spiega la D’Aquino - Non mi hanno permesso di farmi conoscere».
Ultimo aggiornamento: 08:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA Tutta colpa della mancata elezione della candidata locale Micaela D’Aquino che adesso vuota il sacco del suo livore e fa nomi e cognomi: quelli della consigliera regionale Patrizia Bartelle e dei due consiglieri comunali, Francesco Gennaro e Ivaldo Vernelli. «Hanno stroncato la mia candidatura fin da subito - spiega la D’Aquino - Non mi hanno permesso di farmi conoscere».