ROVIGO - Sarà un processo a fare piena luce sulla tragedia che ha visto il piccolo Giovanni Morello spegnersi ad appena 6 anni, mentre si trovava ricoverato all'ospedale di Rovigo per quella che inizialmente si presentava come una forma particolarmente forte dell'influenza intestinale che circolava in quei giorni. Una morte che ha segnato profondamente la comunità di Anguillara, dove il bambino viveva con i genitori Federico e Tiziana, ma anche l'intero Polesine e in particolare l'ospedale, oggetto anche di un'indagine interna avviata dalla Regione che non aveva tuttavia fatto emergere inadempienze o scostamenti dai protocolli da parte del personale medico.
L'INCHIESTA
Nel frattempo, in questi mesi è andata avanti l'indagine condotta dal sostituto procuratore Giovanni Nalin, che aveva visto inizialmente raggiunti da avviso di garanzia sette medici, dei tre diversi reparti nei quali il piccolo è transitato nei cinque giorni di degenza, per l'ipotesi di reato di omicidio colposo. Le perizie dei consulenti nominati dalle parti sembrano aver trovato una convergenza nell'individuare come causa del decesso uno strozzamento di un'ansa intestinale. Sulla base degli ulteriori sviluppi nelle indagini, il pm Nalin ha poi chiesto il rinvio a giudizio per il solo Vincenzo Rametta, 42 anni, dirigente medico della Struttura organizzativa complessa di Pediatria, al tempo anche direttore facente funzione del reparto che allora era scoperto a livello di primario...
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