Lendinara, il 40enne investito dall'esplosione dell'appartamento non ce l'ha fatta: è morto dopo 20 giorni di agonia

Lunedì 2 Ottobre 2023 di Ilaria Bellucco
A sinistra l'immobile di via Saba a Lendinara semidistrutto dall’esplosione; a destra la vittima Francesco Balzano

LENDINARA (ROVIGO) - Ha lottato per venti giorni in un letto di ospedale, ma non ce l’ha fatta. Francesco Balzano, il 40enne rimasto gravemente ustionato nello scoppio e incendio dell’appartamento in cui viveva in affitto in via Saba è spirato ieri mattina nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Borgo Trento di Verona, in cui era ricoverato da quella tragica sera dell’11 settembre. Troppo gravi le conseguenze delle ustioni di terzo e quarto grado che aveva riportato sul 90 per cento del corpo. 

CONDIZIONI GRAVISSIME

Per qualche settimana le sue condizioni, quelle di un paziente critico in prognosi riservata, sono state stabili nella loro gravità, poi si sono aggravate fino al tragico epilogo.

La sua morte lascia nel dolore più grande i genitori, le due sorelle maggiori e la fidanzata, che per le tre settimane in cui Francesco è stato sospeso tra la vita e la morte hanno vissuto al suo fianco in una sorta di limbo fatto di speranza e di preghiere.

Grande il cordoglio anche dell’amico e collega Salvatore, che con lui abitava nell’appartamento nella palazzina al civico 2 di via Saba, dei colleghi con cui Francesco condivideva le giornate lavorative nel centro Amazon Blq1 di Castelguglielmo e San Bellino, degli amici e di tutti coloro che hanno conosciuto il suo sorriso. 

Il 40enne era originario di Casoria, in provincia di Napoli, e abitava a Lendinara dall’ottobre del 2022, nell’appartamento al primo piano del condominio Sant’Anna che è esploso e andato a fuoco alle 22 dell’11 settembre. Lo scoppio, che ha abbattuto le pareti di tamponamento sul lato esterno dell’alloggio lasciando indenne quella coi pilastri portanti, avrebbe sorpreso Francesco Balzano mentre si era assopito sul divano, stando a quanto lui stesso è riuscito a riferire ai soccorritori. Le fiamme hanno interessato la cucina e il soggiorno, come raccontato da alcuni testimoni. 

L’INCENDIO 

Francesco era subito riuscito a uscire e trascinarsi in strada, dove aveva ricevuto i primi soccorsi e aveva scambiato qualche parola coi soccorritori prima di essere trasportato con ambulanza e l’elicottero dell’elisoccorso a Borgo Trento. Ora che le speranze per Balzano si sono spente, nelle indagini condotte dalla Procura di Rovigo l’ipotesi è quella di omicidio colposo. La salma al momento è a disposizione del magistrato che valuterà se disporre o meno accertamenti. 

LE INDAGINI 

Nel corso di queste tre settimane sono stati molti i sopralluoghi condotti nell’immobile di via Saba sventrato dall’esplosione. Fin dai primi momenti successivi al violento scoppio, l’incidente è stato attribuito a una fuga di gas, e le attività di indagine condotte sono state mirate a capire cosa sia stato a causare la tragedia. 
Ieri mattina la presenza dei Carabinieri denotava come accanto alle attività correlate all’indagine stiano proseguendo, parallelamente, anche quelle necessarie al condominio per un ripristino delle parti danneggiate e dei servizi indispensabili ai residenti. Al momento la Procura mantiene il riserbo sull’esito delle verifiche disposte per fare chiarezza sulle drammatiche circostanze che sono costate la vita al 40enne arrivato in Polesine per lavorare al polo Amazon sulla Transpolesana.

Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 12:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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