Dall'1 luglio cento maestri polesani potrebbero trovarsi senza posto di lavoro

Mercoledì 27 Giugno 2018
La protesta delle maestre
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ROVIGO - È un’estate di grande apprensione per i circa 100 maestri diplomati magistrali polesani di ruolo che da luglio rischiano di ritrovarsi senza stipendio. In tutto, in provincia di Rovigo, sono circa 400 i maestri della scuola dell’infanzia e primaria abilitati, in fila per il posto fisso, che, dopo la sentenza del Consiglio di Stato dello scorso dicembre si vedrebbero esclusi dalle graduatorie a esaurimento e relegati a quelle d’istituto, utili solamente per le supplenze. 
IL SINDACATO
«Un centinaio di maestri polesani con alle spalle anni di insegnamento sono con il fiato sospeso di fronte all’esecutività della sentenza del Consiglio di Stato che li esclude dal ruolo - spiega Denis Marangon, segretario della Uil Scuola - Dopo le manifestazioni del mese scorso e i presìdi dei maestri a Roma ci aspettavamo una risposta concreta dal nuovo Governo. Purtroppo però, a parte qualche proclama, la politica non si è ancora mossa per evitare che in Italia migliaia di maestri senza laurea, ma di ruolo e con ampia esperienza nell’insegnamento, si ritrovino, fra pochi giorni senza un lavoro».
NUMERI RILEVANTI
«Quasi un centinaio i maestri e maestre elementari solo in Polesine che rischiano il posto - spiega il sindacalista - In questi giorni stanno vivendo un incubo, rischiando di ritrovarsi nella precarietà, rilegati, se va bene, alle supplenze, dopo anni di insegnamento stabile». Un disagio che, se il Governo non interverrà entro la fine dell’estate, a settembre ricadrà sugli alunni delle elementari, che si troveranno a essere vittime di male organizzazione e, in certi casi, a lungo senza insegnante con gravi ripercussioni sui programmi scolastici. Per spiegare l’entità del problema, basti pensare che in Polesine, solo per la scuola dell’infanzia, nella graduatoria a esaurimento (Gae) su 254 iscritti sono 189 coloro che hanno solo il diploma magistrale, ammessi con riserva dallo stesso Ministero. Ben 204 su 220 ammessi quelli della scuola primaria.
IL DATO REGIONALE
«In Veneto - spiega anche la Cgil Scuola - l’anno scolastico 2018/2019 rischia di iniziare con circa tremila cattedre in meno, essendo la nostra regione prima per numero di diplomati magistrali impiegati nelle classi elementari. Insegnamento per il quale, da pochi anni, è obbligatoria la laurea. Ad aggravare la situazione si aggiungono i pensionamenti, circa 650 quelli previsti, per per un totale di circa tremila posti vacanti».
CARENZA DI INSEGNANTI
La carenza di insegnanti laureati in Veneto è anche la conseguenza dei corsi in Scienze della formazione primaria delle università regionali, che contano circa 200 posti ogni anno di fronte a una richiesta di almeno 600 nuovi laureati.
MORIA DI MAESTRI
Poche settimane fa a lanciare l’allarme sul fronte della moria di maestri, era stato anche il dirigente scolastico del Comprensivo Rovigo Tre Fabio Cusin, il quale aveva annunciato la proclamazione da parte dei dirigenti polesani degli stati generali della scuola, non solo per lo stato di degrado degli edifici scolastici polesani, ma anche per la mancanza di docenti all’interno delle scuole primarie di Rovigo.
STATI GENERALI
Un buco che ora, con il ritorno alla precarietà per i docenti diplomati magistrali divenuti di ruolo negli ultimi anni, rischia di diventare una vera e propria voragine.
SCIOPERO DELLA FAME
Tra i maestri preoccupati di non tornare in cattedra c’è anche Stefano Siviero, 43 anni, maestro elementare alla “Tintoretto” di Rovigo. Siviero, il mese scorso, ha aderito per circa una settimana allo sciopero della fame assieme ad altri colleghi di tutta Italia che, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, vedono sfumare il tanto sudato posto fisso.
APPELLO AL MINISTERO
A sostegno del maestro rodigino, si sono schierate anche le famiglie degli alunni della scuola elementare “Tintoretto”, chiedendo al Ministero che il maestro continui a restare in cattedra anche nei prossimi anni.
Roberta Merlin
Ultimo aggiornamento: 13:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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