A rischio gli "investigatori del web" di Treviso, Belluno, Vicenza e Rovigo

Domenica 9 Aprile 2017 di Francesco Campi
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Proprio quando si fa più dura la battaglia contro i reati informatici, dalle frodi al cyberbullismo passando per quelli connessi alla diffusione di foto di ogni tipo sul web, l'articolazione della polizia specificatamente dedicata a questo ambito potrebbe essere ridimensionata. E a Rovigo potrebbe chiudere la sezione della Polizia Postale. A lanciare l'allarme è Fabio Malaspina, segretario regionale del sindacato di polizia Silp-Cgil.

«In una recentissima riunione al Ministero spiega - ci è stato sottoposto il progetto di riorganizzazione della Polizia Postale che, riprendendo il progetto avanzato già nel 2016 e oggettivamente ancor peggiore dell'attuale, comunque prevede la chiusura del 70% delle sezioni di Polizia Postale e il ricollocamento di oltre 300 investigatori nell'ambito di altri uffici di polizia presenti nelle Questure nei quali, siamo certi, non potranno essere garantite le stesse prerogative ed esclusività d'impiego delle attuali. Secondo quanto indicato nel progetto, in Veneto si avviano alla chiusura ben quattro sezioni provinciali su sette: Treviso, Belluno, Vicenza e Rovigo sono destinate a perdere i rispettivi nuclei di professionisti nel contrasto ad ogni forma di crimine informatico, dalle truffe online, alla pedopornografia, dal cyberbulklismo al cyberterrorismo»...
 
Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 12:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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