SAN BELLINO - «Siamo giovani, abbiamo iniziato da poco a fare questo lavoro e forse qualcuno ci ha voluto fermare, così hanno dato fuoco ai nostri camion». Andrea Zeggio, che aiuta il fratello Matteo, titolare dell'azienda di recupero, commercio e smaltimento dei rottami ferrosi, non sembra avere dubbi sulla natura dolosa dell'incendio che la scorsa notte ha colpito e distrutto due autoarticolati della ditta che erano parcheggiati in un deposito di via Belvedere, a San Bellino.
Un danno che si aggira sui 400mila euro per un gesto che sembra avere natura intimidatoria. La dinamica del rogo, fra l'altro, sembra lasciare pochi dubbi: «C'era solo una piccola fiammella vicino alla ruota anteriore sinistra di uno dei camion. Ho provato a prendere un estintore, ma proprio in quel momento c'è stata come una vampata, un'esplosione che ha fatto divampare le fiamme, ormai incontrollabili».