Il divoratore di vongole è inarrestabile: «Granchi blu, bisogna pescarne di più»

Martedì 1 Agosto 2023 di Anna Nani
Granchio blu - Foto di Hải Sản Sạch 24hSeamart 24hseamart da Pixabay

PORTO TOLLE (ROVIGO) - Un migliaio tra pescatori e gente comune hanno invaso il Palazzetto dello sport di Porto Tolle per partecipare alla riunione indetta dal Consorzo pescatori del Polesine per discutere del problema "granchio blu". Dall'incontro è emerso che l'unica soluzione concreta rimane quella di raccoglierne il più possibile così da ridurre l'impatto di questa specie aliena negli specchi acquei del Delta del Po.

Dal 5 luglio a oggi sono stati raccolti 1.300 quintali di granchi blu conferiti ai mercati ittici di Scardovari e Pila.

«Troppo pochi - ha detto Paolo Mancin, vicepresidente del Consorzio -. C'è bisogno di fare di più, da mercoledì sarà operativo il terzo punto di raccolta quindi non ci sono più scusanti. Come struttura stiamo dando tutta la disponibilità possibile di mezzi, uomini e orari. Ringrazio quanti si sono già attivati, ma il Canarin è spacciato, la Sacca e il Barbamarco sono in difficoltà, in termini di produzione ci aspetta un inverno molto duro e l'anno prossimo sarà peggio. Vanno pescati, non c'è altro da fare».

@ilgazzettino.it Una guerra al granchio blu è quella che si sta combattendo nel Delta del Po. L’alieno divora cozze e vongole, la base dell’economia locale. E voi, avete già sentito parlare del granchio blu? . . (🎙️ Silvia Moranduzzo) . #tiktok #neiperte #perte #ilgazzettino #ilgazzettinoit #29luglio #delta #deltadelpo #granchio #granchioblu #alieno #cozze #vongole #crostacei #economia #pesca #guerra #rovigo #veneto #venetomare #mare ♬ suono originale - Il Gazzettino


PALAZZETTO GREMITO
L'assessore alla pesca Tania Bertaggia ha riassunto quanto fatto per trattare l'emergenza in queste settimane dai tavoli appositi in Prefettura alla richiesta da parte della Regione attraverso il Distretto ittico dell'Alto Adriatico dello stato di calamità naturale. «La pesca è la nostra principale economia e va sostenuta - ha detto -. Dobbiamo garantire un reddito ai pescatori e contrastare la presenza di questo granchio, continuiamo a ricercare risposte efficaci». Dalle parole del sindaco Roberto Pizzoli è risultato come i primi esemplari nella laguna del Canarin fossero stati individuati l'anno scorso: «Mai al mondo avrei pensato di vedere una cosa di questo tipo, oggi non è una percezione, ma uno stato di fatto che c'è qualcosa che sta compromettendo il nostro futuro. Serve consapevolezza in tutti i pescatori, nella cittadinanza, nelle istituzioni e a Roma a cui va il nostro appello per salvarci». L'assessore regionale Cristiano Corazzari ha spiegato come l'ente avesse avviato uno studio a Chioggia annunciando: «Nell'assestamento di bilancio inseriremo qualche manovra economica nel mentre lavoreremo sui prossimi Feampa per recuperare dei fondi. È importante far sentire la nostra voce a livello governativo, non siate preoccupati per gli indennizzi che arriveranno, attualmente è necessario potenziare il lavoro per prelevarne il più possibile».


SOLIDARIETÀ
Solidarietà alla categoria e al territorio è stata espressa anche dalla europarlamentare Rosanna Conte: «Sono qui per capire cosa serva e poi riportarlo in Europa affinché prenda provvedimenti per questa specie che si sta estendendo anche nei mari del Nord». Se la strategia di contrasto immediato come ha evidenziato il prefetto Clemente Di Nuzzo rimane quella di pescarli e smaltirli «la Prefettura è a disposizione per interventi di natura immediata qualora giungano dal mondo tecnico scientifico delle chiare indicazioni per contenere la proliferazione della specie». Prima del confronto con il pubblico il biologo del Consorzio Emanuele Rossetti ha comunicato i dati relativi alle azioni di monitoraggio svolte nelle lagune, per poi passare la parola a Francesco Tiralongo dell'Università di Catania, uno dei massimi esperti italiani di specie aliene del mare responsabile per il Cnr del progetto Alien fish.

Ultimo aggiornamento: 2 Agosto, 14:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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