ROVIGO - Otto condanne a 5 mesi di reclusione per truffa aggravata all'ente pubblico, ma l’inchiesta era iniziata con ben 100 indagati. Si è chiuso così oggi il processo a 36 dipendenti degli uffici rodigini della Regione Veneto accusati di essersi assentati dal posto di lavoro. I condannati sono tre donne (Teodolinda Campion, Paola Giuriati, e Felicina Zeri) e 5 uomini (Pierluigi Cattozzi, Mario e Paolo Gardina, Claudio Pozzato, Fabrizio Secco). Per loro il giudice Silvia Varotto ha ritenuto raggiunta la prova su un totale di 12 ore. Il danno economico provocato alla Regione ammonterebbe – nel più grave dei casi - a circa 200 euro. Assolti perché il fatto non sussiste altri imputati e prosciolti dalle accuse perché il fatto non costituisce reato altri 8 dipendenti.
L’inchiesta partì nel 2009 dall'esposto di un loro collega e arrivò a indagare la quasi totalità dei dipendenti rodigini della Regione: un centinaio del Genio civile più quelli dell’Ispettorato dell’Agricoltura e dell’Ufficio relazioni con il pubblico.
Tutti i particolari e i nomi sul Gazzettino del 14 marzo.
Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 17:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA L’inchiesta partì nel 2009 dall'esposto di un loro collega e arrivò a indagare la quasi totalità dei dipendenti rodigini della Regione: un centinaio del Genio civile più quelli dell’Ispettorato dell’Agricoltura e dell’Ufficio relazioni con il pubblico.
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