S'infortuna in campo, denuncia una caduta in casa: ex bomber condannato

Sabato 30 Giugno 2018 di Francesco Campi
Francesco Calignano con la maglia della Stientese
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OCCHIOBELLO - Quella stagione, da bomber del Gaiba, mise la palla nella rete degli avversari 17 volte. Continuando poi a segnare sui campi della Seconda categoria con le maglie di Arquà, Vittoriosa, Stientese, Boara Polesine e quest’anno, Fiessese. Ieri per Francesco Calignano, originario di Nardò, in provincia di Lecce, residente da tempo a Occhiobello, è arrivata una sconfitta extracalcistica, seppur legata al pallone. Per il 40enne è arrivata una condanna in primo grado a 6 mesi, sospesi con la condizionale,  perché il giudice Laura Contini lo ha riconosciuto colpevole di aver fraudolentemente attestato di essersi storto una caviglia inciampando per le scale di casa, quando l’infortunio sarebbe stato riportato su un campo di calcio. E questo perché, secondo l’accusa, la polizza assicurativa della Figc non copriva tali distorsioni, mentre aveva una polizza infortuni personale che prevedeva indennizzi anche per questo tipo di lesioni. Un meccanismo che conosceva bene, essendo assicuratore.
LA VICENDA
Tutto risale al 2011. Domenica 10 aprile il Gaiba era impegnato sul campo della Fluminense e secondo quanto emerso anche dalle testimonianze raccolte nelle udienze, seppur infarcite di “non ricordo” anche per il tempo trascorso, Calignano si era infortunato ed era stato costretto a lasciare il campo. Nulla di grave, ma tre giorni dopo aveva presentato una denuncia per una distorsione che si era procurato a casa, a causa del buio. Dalle verifiche è emerso l’incidente in campo. Lui stesso ha ammesso che la caduta in casa è stata provocata anche dal fatto che zoppicasse un po’ per l’infortunio precedente. Come ha rimarcato l’avvocato Riccardo Caniato di Ferrara, che assisteva l’assicurazione, alla quale il giudice ha riconosciuto il pagamento di una provvisionale di 875 euro, la denuncia dell’infortunio in casa sarebbe avvenuta in modo fraudolento e con false attestazioni. Il reato, in ogni caso, cadrà presto in prescrizione.
Ultimo aggiornamento: 13:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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