ROVIGO - Morgan Menegazzo e Mariachiara Pernisa, registi di Rovigo, sono impegnati in questi giorni nella presentazione del loro ultimo film. «Si tratta di un film sul terrorista nero Vincenzo Vinciguerra, reo confesso della strage di Peteano e detenuto dal 1979 - spiegano i due filmaker, che nella vita privata sono una coppia - Il nostro lavoro, verrà presentato al 40° Torino Film Festival e al FilmMaker Fest di Milano, rispettivamente domani e domenica». Saranno presenti gli autori e il magistrato Guido Salvini. "L'irriducibile", il titolo del film, è inserito nella categoria documentari, avendo una durata di 78'. «Abbiamo raccolto, dopo 50 anni, i ricordi a mente fredda di Vinciguerra, il neofascista, condannato per la strage di Peteano. Che ruolo ha avuto l'estrema destra nella stagione stragista dei cosiddetti Anni di piombo? Un'idea in merito ce la può fornire la figura controversa di Vinciguerra, il più emblematico tra i terroristi irriducibili, definiti così dai mass media e dagli apparati istituzionali, per non essersi mai pentiti e per essersi sempre rifiutati di riconoscere lo Stato. Reo confesso della strage di Peteano e del dirottamento di Ronchi dei Legionari, si è costituito nel 1979, svelando i collegamenti tra destra eversiva e stragismo e smascherando le responsabilità di organi dello Stato, che non mancarono di utilizzare il depistaggio pur di non arrestarlo. Detenuto da 43 anni, Vinciguerra porta avanti ostinatamente una guerra ideologica, iniziata in giovane età e che avrà termine solo con la sua morte in carcere, a meno che lo Stato non ammetta i propri errori e il proprio coinvolgimento nella stagione stragista».
Le proiezioni
Quella di Menegazzo e Pernisa è una discesa nei meandri più oscuri della storia italiana contemporanea.