La Rugby Rovigo riparte, Zambelli: «Attrezzati per rivincere anche se le rivali si sono rinforzate e il sistema federale spinge il campionato in basso». Retroscena sullo stadio e il Qatar

Lunedì 24 Luglio 2023 di Ivan Malfatto
Francesco Zambelli con lo scudetto, capitan Matteo Ferro e coach Alessandro Lodi

ROVIGO - «Sarò al raduno della Femicz Rugby Rovigo verso le dieci di oggi, 24 luglio, per definire alcune posizioni e ribadire ai giocatori, pur con amarezza, un concetto: noi abbiamo la stessa voglia di vincere, nonostante questo campionato ora chiamato serie A Elite ci releghi sempre più in basso nel sistema federale.

Tifosi e sponsor ci sono, la squadra pure. Partiamo per riprovare a vincere, anche se sarà più dura con Petrarca, Colorno e Valorugby rinforzate. Partiamo per mandare alla Fir un ulteriore messaggio su quanto Rovigo e il suo territorio i tengano al campionato, magari anche raggiungendo quei 1.000 abbonamenti da anni mio obiettivo».

A 78 anni è un presidente Francesco Zambelli in forma e sempre battagliero quello che tiene a battesimo stamattina il raduno della Rugby Rovigo campione d’Italia. Alla vigilia fa il punto della nuova avventura, la numero 80 in serie A dei Bersaglieri, la numero 35 personale del patron, da quando nel 1989/90 ha sponsorizzato per la prima volta i rossoblù.

Quali posizioni deve ancora definire?

«Con il nuovo mediano d’aperta inglese Jacob Atkins e il suo procuratore c’incontriamo per firmare. C’è una cosa da sistemare con Alfonso Zottola. Un’altra con Alberto Chillon, che farà l’allenatore della seconda Under 18, oltre che il giocatore. Dettagli».

Un giudizio sulla campagna acquisti?

«La squadra è forte di suo, i ruoli di prima scelta rimasti vuoti sono stati riempiti. Il gruppo è completo, 38 giocatori più i giovani. Io sono contento».

Una rosa per vincere la serie A Elite?

«Il campionato l’abbiamo vinto la scorsa stagione, questa sulla carta non dobbiamo stravincerlo con i colpi di mercato. Saranno lo staff tecnico e giocatori a trovare le motivazioni e la voglia di fare il bis dello scudetto, come non succede a Rovigo dagli anni ‘60. Sanno che la società in questo è sempre accanto a loro».

Manca la ciliegina sulla torta, il centro azzurro Luca Morisi, libero, di cui si parlato come possibile colpo di mercato.

«Morisi fosse per me lo prenderei subito. Mi piacerebbe darlo ai tifosi e agli sponsor, oltre che alla squadra, per come ci sono stati vicini. Avrebbero diritto a essere gratificati da un campione del genere. E sono sicuro che se oggi scrivessi agli sponsor per chiedere uno sforzo per lui non mi direbbero no».

Perché non lo fa?

«A cosa serve uno sforzo del genere per un campionato dove chi gestisce il sistema ci caccia sempre più in basso? Ci hanno tolto pure la Coppa Italia e non sappiamo ancora i contributi della manifestazione che fine faranno. Su impianti, budget e settori giovanili nonostante le cosiddette regole ci saranno deroghe e 2-3 livelli diversi. Non vogliono farci emergere. Vale la pena allora prendere uno come Morisi?».

Con Ratuva Tavuyara l’avete fatto ed è arrivato lo scudetto?

«Certo e l’abbiamo pure pagato, cinque fatture, non è stato gratis. Mi ero lusingato di riportare a Rovigo Giacomo Da Re, visto che al Benetton non gioca e visto che le Zebre si sono prese Giovanni Montemauri nonostante lui volesse rimanere un’altra stagione da noi».

E invece?

«Mi hanno detto che Da Re viene convocato in Nazionale e quindi non si può. Così abbiamo dovuto prendere un mediano d’apertura straniero. Non contiamo niente».

Con Benetton e Fir c’è un riavvicinamento attraverso i permit player Matteo Rubinato e Marco Scalabrin.

«Nell’incontro con Maurizio Zaffiri e German Fernandez della Fir ho detto che sono disposto a fare due prestiti stagionali, e a fine anno i giocatori decideranno dove andare, non a garantire minutaggio a scapito dei nostri. I due giocatori faranno la preparazione a Treviso, dove sono di fatto degli esuberi come tanti altri permit di Urc, poi verranno qui per tutta la stagione».

Orgoglioso di essere diventato il presidente più vincente della storia del Rovigo, tre scudetti come Lino Rizzieri?

«Certo, ma spero non sia finita qui grazie ad Alessadro Lodi. Con lui credo abbiamo trovato un tecnico dalle qualità uniche. Ha dimostrato di avere la chiave giusta per motivare il suo staff, i ragazzi e tirarne fuori il meglio».

Come ha fatto in finale?

«Come non ha saputo fare Allister Coetzee l’anno prima. Non ha fatto nulla dal punto di vista motivazionale. Nel 2022 potevamo andare a Parma e dare la vittoria al Petrarca anche senza giocare. Con Lodi non sarebbe successo, l’abbiamo visto il 28 maggio».
 

RETROSCENA SUL "BATTAGLINI" E IL QATAR

«L’arrivo di fondi dal Qatar come sponsorizzazione sportiva per sistemare lo stadio “ Battaglini” fino a qualche tempo fa sembrava un’ipotesi possibile, ora purtroppo è sfumata»

Il presidente Francesco Zambelli presentando la nuova stagione della FemiCz Rugby Rovigo, che inizia oggi con il raduno della squadra al campo, conferma la fondatezza di una voce diffusa in giugno. Non era una favola, quindi. C’è stata una possibilità concreta, o perlomeno un’ipotesi, che lo stato arabo nella sua politica di sponsorizzazioni sportive mondiali legate al commercio del gas e del petrolio scegliesse di investire nello stadio di rugby rodigino. Poi si è indirizzato altrove.
Peccato. Il Battaglini Qatar come l’Eithad Stadium del Manchester City campione d’Europa di calcio, o l’Emirates stadium dell’Arsenal a Londra avrebbe proiettato Rovigo, e il rugby italiano, in una nuova dimensione.

«L’ammodernamento del “ Battaglini” resta però una priorità e spero sia uno dei miei lasciti - conferma Zambelli - Se Rovigo 60 anni fa ha avuto l’intuizione e la forza di costruire il primo stadio dedicato al rugby in Italia, 60 anni dopo deve avere quella di riportarlo al passo con i tempi per far tornare qui il rugby internazionale».
Con senza arabi a finanziare il progetto. «Ci sono le solite 3-4 fonti a cui attingere d’intesa con il Comune - chiude Zambelli - Arriveremo alla sistemazione a step, ma dobbiamo arrivarci»

Ultimo aggiornamento: 11:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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