ROVIGO - Nulla sembra più esserci a rallentare il cammino verso l’apertura del cantiere per il recupero dell’ex ospedale Maddalena. Le integrazioni al progetto che ha chiesto lo studio incaricato della validazione di questo, sono in fase di completamento, così «possiamo bandire la gara d’appalto e per fine settembre vedere affidati i lavori, con il cantiere che potrà aprire entro l’anno - può annunciare l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Favaretto - ma già sempre a settembre partiremo con i lavori preparatori del cantiere stesso».
Un percorso complicato, nato nel 2016 quando l’amministrazione Bergamin riuscì a far mettere l’obiettivo nel programma finanziato dal Governo con 13,5 milioni, poi rimasto incagliato sia a Roma nei cambi del Governo stesso, che localmente per il mancato accordo con i privati proprietari del complesso.
COSA SI FARÀ
Il detto finanziamento da 13,5 milioni del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia” della presidenza del Consiglio dei ministri, consentirà di intervenire sui 12mila metri quadri di superficie complessiva dell’ex ospedale, dei quali 2.800 in pianta, ma sono previste opere anche in viale Europa, dove verranno rifatti i marciapiedi e sistemata la parte carrabile, e in piazza Palatucci, antistante l’ingresso del Maddalena.
Entrando proprio nell’edificio, il progetto prevede il consolidamento strutturale e la ristrutturazione completa della parte esterna, con la sistemazione delle pareti e la sostituzione degli infissi. All’interna si rimetteranno a nuovo quattro piani della porzione di immobile affacciata su piazza Palatucci, mentre quella che guarda il parco resterà al grezzo, poiché i soldi non bastano più, dopo che la crisi economica di questi anni ha fatto aumentare esponenzialmente i costi delle opere e dei materiali. Molte delle opere sulla Commenda est che erano inserite nel programma finanziato dal Governo sono state realizzate già in autonomia, su altre strade che erano previste, e questo ha consentito di recuperare risorse, ma alla fine i 13,5 milioni sono comunque non sufficienti a fare tutto.
Nell’ex ospedale verranno trasferiti uffici comunali che attualmente si trovano sparsi in città in affitto, così si otterrà un doppio risultato: da un lato il risparmio annuo per le casse comunali, dall’altro il ridare vita a una zona in abbandono della città.
Nel frattempo nel parco, dove devono essere fatti altri lavori su strutture e arredi, sono state rimesse in funzione le fontanelle, così da dare un servizio a chi frequenta la grande area verde, tanto più in questi giorni di grande caldo, dai bambini agli anziani.