Investito davanti all'ex manicomio, Vezzaro: «Costa voleva uccidermi»

Giovedì 23 Agosto 2018
Devis Vezzaro

ROVIGO - Devis Vezzaro aveva promesso che ieri mattina avrebbe partecipato all'apertura pubblica del parco dell'ex manicomio di Granzette. E nonostante il dolore causato dalle fratture e dalle ferite riportate sabato scorso, dopo essere stato investito da Roberto Costa nel viale d'uscita della struttura ricevuta in comodato d'uso dall'Ulss 5, ha mantenuto la promessa.

Dimesso dall'ospedale civile di Rovigo lunedì pomeriggio, «ora cominciano a venir fuori tutti i dolori» raccontava ieri mattina il presidente di I luoghi dell'abbandono ai volontari e ai simpatizzanti dell'associazione vicentina, che insieme a diversi amici di Vezzaro hanno voluto dimostrargli solidarietà e affetto.
 
DECORSO CLINICO«Mi sottoporrò a ulteriori controlli - ha spiegato - per i dolori al costato che ho nel respirare e che mi tolgono il fiato, e per la contusione alla nuca che ho avuto contro il parabrezza dell'auto, che si è sfondato. I vigili hanno riscontrato che la ferita suturata in fronte è stata provocata dai vetri mentre uscivo dal parabrezza». E dovrà aspettare «almeno i 25 giorni di prognosi, prima di potermi sottoporre agli interventi per le fratture al gomito e alla gamba destra», ha confermato. Non aspetterà, invece, per procedere a denunciare Costa e per chiedere un'ordinanza restrittiva nei confronti dell'investitore, per ottenere il divieto di avvicinamento.
LA DENUNCIAIntanto l'avvocato di Devis Vezzaro è al lavoro sul percorso per argomentare l'ipotesi di tentato omicidio volontario. «Costa non mi ha contattato, né mandato un messaggio o una e-mail, e stamattina passeggiava tranquillamente davanti al bar» che Vezzaro frequenta abitualmente a Granzette. Ieri all'apertura gratuita del parco dell'ex ospedale psichiatrico hanno partecipato anche «alcune persone vicine a Roberto Costa - riferisce Vezzaro - mi hanno espresso il loro dispiacere per quanto accaduto e hanno detto che se avessimo trovato un accordo prima, tutto ciò non sarebbe successo: quindi, mi chiedo, se sono stato investito sarebbe anche colpa mia? Hanno chiesto se continuerò la gestione del parco e per me la situazione è chiara».
IMPEGNO A GRANZETTEVezzaro non intende rinunciare all'accordo con l'Ulss 5, che per un anno, prorogabile, ha assegnato a I luoghi dell'abbandono, il comodato d'uso di parco e padiglioni per una superficie di oltre 16 ettari: l'obiettivo condiviso è rivalorizzare la struttura e allontanare il degrado portando il pubblico nel parco e allestendo mostre in alcuni padiglioni, per scrivere una pagina nuova nel rispetto del passato. Domenica prossima anche Vezzaro sarà tra i volontari che apriranno il parco e una parte dei padiglioni, per la visita fotografica a pagamento che è stata confermata a partire dalle 10.
IPOTESI DISDETTAL'associazione, tuttavia, potrà valutare la disdetta del comodato «se la proprietà (l'Ulss 5, ndr) non interverrà per diffidare Costa dall'entrare nel parco», conclude il presidente.
Nicola Astolfi

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