«Abbiamo portato la Coppa del Mondo dell'82 a Rovigo». Ma è una copia

Martedì 6 Novembre 2018 di Riccardo Pavanello
La copia della Coppa del Mondo in esposizione a Palazzo Nodari
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ROVIGO - La Coppa del mondo del 1982 è una copia. Non può essere l’originale. Quella ideata da Silvio Gazzaniga nel 1971 è tenuta celatamente a Zurigo ed esposta in una teca speciale di Louis Vuitton durante le finali dei Mondiali dal 2010 in poi. Può essere toccata solo da chi l’ha vinta, dai capi di Stato e dal presidente della Fifa. 
Quindi la coppa in esposta in municipio a Rovigo non è l’originale, contrariamente a quanto annunciato all’inaugurazione dal delegato della Figc locale Luca Pastorello.   Non abbiamo scomodato il presidente della Fifa in carica Gianni Infantino per confermarci che solo la Coppa Rimet - e non la Coppa del Mondo - è vinta definitivamente da chi ha trionfato per tre volte prima del 1970, dunque il Brasile. È bastato telefonare a Fino Fini, novantenne medico della Nazionale di calcio dal 1962 al 1982 e direttore per 30 anni del Centro tecnico federale di Coverciano. È l’ideatore e il presidente del Museo del calcio, inaugurato nel 2000. L’abbiamo interpellato per chiedergli delle Coppe del mondo esposte al museo di Coverciano. Coppe che sono a Rovigo per la mostra sui 120 anni della Figc. 
«La Coppa del mondo del 1982? Certo che è una copia - afferma Fini - L’originale è a Zurigo. Quelle della Federazione italiana sono copie riprodotte, pesano la metà rispetto a quella originale». Quindi dopo le parole del sito ufficiale della Fifa, riportate nell’articolo di ieri, questa testimonianza è l’ulteriore riprova. Dire che a Rovigo c’era la coppa del 1982 vera è stato probabilmente un eccesso di entusiasmo, dettato dalla legittima soddisfazione di Figc locale e Comune di avere per la prima volta a Rovigo trofei e cimeli azzurri così importanti. Ma è una notizia falsa, “fake news” come va di moda dire ai tempi dei social network.
L’interessato, Pastorello delegato Figc, richiamato in causa sulla questione, taglia corto: «Le coppe che sono a Rovigo sono quelle esposte a Coverciano. Non capisco perché si voglia fare polemica su queste cose, perché la mostra ha avuto un successo importante a Rovigo. Sul loro peso non voglio più parlare».
LA BILANCIA DI BIMBATTI
Abbiamo cercato al telefono e su Whatsapp anche Andrea Bimbatti, vice sindaco di Rovigo, per avere la sua versione sul caso. Non ha mai risposto. Evitando le domande, ha parlato solo attraverso un comunicato stampa: «Siamo soddisfatti per la grande partecipazione di sportivi, appassionati, famiglie con bambini che hanno visitato la mostra. Viste la richiesta pervenute anche dalle scuole abbiamo deciso di prolungare l’orario di apertura».
Oggi, ultimo giorno di esposizione, la mostra con 24 pezzi unici sarà visitabile a orario continuato dalle ore 9 alle 19. Grande finora l’afflusso di visitatori, circa 1.500 le cifre ufficiali diramate del Comune. 
Da Bimbatti, tra le altre cose, volevamo sentire una conferma sul peso delle coppe: 2,8 kg le copie in ottone placcate d’oro, 6 kg dell’originale in oro massiccio. Non essendo lui presidente della Fifa o capo di Stato (perlomeno non ancora) non può toccare l’originale di Zurigo, ma solo la copia che c’è nel salone d’onore del municipio. Oggi alle 19 alla chiusura della mostra porti una bilancia e pesi il trofeo. Avrà l’ulteriore rirpova di quanto abbiamo scritto.
Ultimo aggiornamento: 19:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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