Il governo sospende i fondi, recupero del Maddalena a rischio

Giovedì 9 Agosto 2018 di Alberto Lucchin
L'ex ospedale Maddalena in Commenda

ROVIGO - Dopo otto giorni di pacche sulle spalle, gesti di approvazione e congratulazioni, tutto è di nuovo in discussione. Quello che è stato definito come un sogno dallo stesso sindaco Massimo Bergamin, pare si stia tramutando in un incubo: il decreto Milleproroghe blocca i fondi per la riqualificazione del quartiere Commenda e dell’ex ospedale Maddalena.

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Il Milleprororghe 2018 è un decreto legge del Consiglio dei ministri con il quale vengono prorogate disposizioni legislative la cui efficacia cesserebbe altrimenti alla fine dell’anno corrente.
All’interno del provvedimento già varato dal governo Conte a luglio e in votazione in questi giorni al Senato, sono contenuti diversi temi che necessitano di slittamenti temporanei per non scadere inesorabilmente senza ottenere i risultati sperati, come il bonus per i 18enni, la sicurezza scolastica o i fondi per il Sistema sanitario nazionale.
Il problema sollevato dall’opposizione, in particolare dal Partito democratico, è che il Milleproroghe voluto dal Governo giallo-verde di Movimento 5 Stelle e Lega congela per due anni 2 miliardi di euro per il bando di riqualificazione delle periferie urbane. Lo stesso bando cui ha partecipato il Comune e che negli ultimi mesi ha tenuto banco, visto che fino a qualche settimana fa i fondi per 13,5 milioni di euro destinati al Maddalena e al quartiere circostante sembravano persi, poi nuovamente riconquistati e ora sembra che siano destinati ad arrivare chissà quando.
A puntare il dito sulla questione è Paolo Avezzù, presidente del consiglio comunale e rappresentante dell’Anci, che esprime «forte preoccupazione» su quello che sta succedendo a Roma. «In qualità di esponente dell’Anci, Associazione dei Comuni, e di presidente del consiglio comunale di Rovigo, condivido la forte preoccupazione del nostro presidente nazionale Decaro per quanto approvato dalla maggioranza al Senato nell’ambito del decreto Milleproroghe. È prevista la sospensione delle convenzioni per il Bando periferie per oltre due miliardi, con atti già firmati dalla presidenza del Consiglio e degli enti interessati, come è il caso di Rovigo per il recupero del Maddalena e per gli interventi nel quartiere Commenda. “I quasi cento sindaci firmatari potrebbero diffidare la presidenza del Consiglio ad adempiere a quanto già deciso e sottoscritto dal Governo”, questa la dura dichiarazione del presidente Anci Decaro. Auspico che prevalga il buonsenso e che a settembre, quando il Milleproroghe arriverà alla Camera, si rimedi a questa palese ingiustizia, che colpirebbe tutti i Comuni capoluoghi e le aree metropolitane, ma darebbe un duro colpo alla città di Rovigo, proprio adesso che si era finalmente trovato un accordo per il Maddalena con tanto di voto del consiglio comunale. La speranza è ultima a morire, ma se le cose vanno come per il cosiddetto Decreto dignità, si prospettano tempi bui per Rovigo e per tutta Italia con questo Governo di dilettanti allo sbaraglio».
La conclusione della sua riflessione è un commento al vetriolo verso il Governo, che però è fortemente sostenuto dal sindaco leghista Bergamin.

Avezzù non è la prima volta che critica l’esecutivo di Conte e questo potrebbe anche provocare una spaccatura nella maggioranza Forza Italia-Lega di Palazzo Nodari. A questo punto bisogna capire se effettivamente alla Camera, dove a rappresentare Rovigo in quota Lega ci sono Antonietta Giacometti e il commissario provinciale di Forza Italia Piergiorgio Cortellazzo (seppure sia stato eletto nel collegio di Legnago) che però siede all’opposizione, ci sarà la possibilità di cambiare il decreto.

Ultimo aggiornamento: 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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