Coimpo, la madre di una vittima racconta il dolore e chiede giustizia

Mercoledì 13 Dicembre 2017
Lo stabilimento di Ca' Emo, ad Adria
ADRIA - «Mio figlio era seduto su una bomba, ma non lo sapeva e nemmeno noi sospettavamo». Luisa Marani è ancora straziata dal dolore per la morte di Nicolò Bellato, morto il 22 settembre 2014 nella tragedia della Coimpo. Era accorso dall'ufficio per aiutare le altre tre vittime della tragedia, tutti stroncati dalle esalazioni venefiche di una vasca. Ora che l'inchiesta che ha portato a sei arresti e 41 indagati per traffico illecito di rifiuti, chiede giustizia per suo  figlio.

 
Ultimo aggiornamento: 08:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci