CasaPound, gazebo "nero" davanti al monumento a Matteotti: proteste

Domenica 25 Novembre 2018 di Alberto Lucchin
CasaPound, gazebo "nero" davanti al monumento a Matteotti: proteste
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ROVIGO - CasaPound allestisce un banchetto su piazza Matteotti, nel pieno centro storico di Rovigo, e scatta la protesta. Il movimento ideologicamente affine al fascismo, ha promosso ieri mattina, sotto il monumento dedicato al martire assassinato dalle Camicie Nere nel 1924, un gazebo informativo sulle attività svolte. Immediato lo sdegno delle forze politiche antagoniste, che hanno condannato il permesso erogato dal Comune per la promozione di questi ideali. La maggioranza consiliare comunale, inoltre, diverso tempo fa aveva bocciato una mozione presentata da Francesco Gennaro, Ivaldo Vernelli (all'epoca entrambi del Movimento 5 Stelle) e Livio Ferrari (Coscienza Comune) volta a impedire la concessione degli spazi e del suolo pubblici ad associazioni xenofobe e razziste. In risposta a questo banchetto, la cui collocazione è sembrata ai più impropria, l'ex deputato Diego Crivellari, la consigliere comunale Giorgia Businaro e Giancarlo Moschin presidente dell'Associazione Giacomo Matteotti, hanno condannato il gesto di CasaPound e la concessione del Comune.

L'ACCUSA «Mentre a Roma si festeggiano i 100 anni della Camera dei deputati, il presidente Roberto Fico e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricordano nei loro discorsi la figura di Matteotti, figlio illustre della nostra Patria, Rovigo cosa fa? Concede uno spazio come quello a un movimento politico che non ha mai rinnegato la storia del Ventennio fascista - spiega Crivellari, autore tra l'altro di un libro dedicato alla memoria storica di Matteotti - qui non è in discussione la libertà di espressione, però c'è una questione grossa come una casa di opportunità. Farlo lì, in una maniera che pare addirittura scientifica, spero sia una dimenticanza del Comune, una svista, anche se è comunque estremamente grave, perché è in gioco la memoria di una città».

ACCONDISCENDENZA Businaro spiega come il Comune, nella figura della maggioranza a sostegno dell'amministrazione di Massimo Bergamin, non si sia mai schierata contro questo tipo di ideologie politiche. Anzi, impedendo una modifica al regolamento comunale per la concessione del suolo pubblico, ne ha permesso lo svolgimento. «Il fatto che il Comune lo abbia concesso è una cosa inaudita e non è un fatto isolato - spiega la consigliere del Partito democratico - alcuni consiglieri, come Ferrari, Vernelli e Gennaro, avevano chiesto all'aula di approvare una mozione per vietare la concessione di spazi pubblici a movimenti dichiaratamente fascisti. Io non ho mai visto i consiglieri leghisti agitarsi così tanto. Hanno bocciato la proposta perché antidemocratica. Uno si è addirittura alzato cantando Faccetta nera come niente fosse (non è stato rivelato il nome, ndr). È chiaro che un'ampia parte di consiglieri leghisti e di altri gruppi di maggioranza non hanno problemi ad avvicinarsi alla cultura fascista. Io riproporrò ai compagni di opposizione quella mozione».
Triste il commento da parte di Moschin, originario di Fratta Polesine come pure Giacomo Matteotti. «Questo non è un errore di percorso del Comune. È una cosa voluta, si sapeva quello che si faceva. Con tutto lo spazio a disposizione, proprio in tale spazio a Rovigo? Non è la prima volta. Noi, come associazione, possiamo metterci a disposizione per fare lezione sulla figura del martire. Mi chiedo come gente che professa cristiana e cattolica, possa poi sposare queste posizioni agli alti livelli. La democrazia va difesa giorno per giorno».

L'INIZIATIVA Sull'ondata di sdegno di quanto accaduto ieri, ha preso forma attraverso i social network e le chiamate tra amici, uno speciale appuntamento. Questa mattina, a partire dalle 10, ma vale anche per il resto della giornata, chi volesse condannare il fascismo e i movimenti politici che vi si riconoscono, può recarsi al momento dedicato al deputato trucidato a Roma nel 1924, per deporre una rosa rossa alla sua memoria.
CasaPound non ha voluto rispondere alla domanda del cronista in proposito e ha soltanto inviato una nota. «È stato un grande successo di partecipazione - dichiara Marco Venuto, esponente rodigino del Movimento Sovranista - moltissimi i rodigini che si sono avvicinati al nostro gazebo per chiedere informazioni sulle nostre attività, idee e progetti. Così come numerosi sono stati i cittadini che ci hanno incoraggiato e chiesto di continuare con le nostre iniziative a favore dei concittadini in difficoltà come la raccolta alimentare. In questi mesi il Movimento è in costante crescita ed è diventato una realtà che in città nessuno può più ignorare. Grazie ai rodigini che con il loro sostegno ci convincono sempre più che la strada intrapresa sia quella giusta».

 
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