Rifiuti, raffica di multe per gli smaltimenti scorretti e fototrappole contro gli abbandoni

Mercoledì 3 Gennaio 2024 di Elisa Barion
Rifiuti, raffica di multe per gli smaltimenti scorretti e fototrappole contro gli abbandoni

ROVIGO - Lo smaltimento dei rifiuti scorretto e inadeguato ha fruttato al Comune nel 2023 oltre quattromila euro. Una cifra tutto sommato notevole, se si considera che la Tarip, la tariffa puntuale sui rifiuti, è entrata in vigore nel capoluogo e in altri 20 comuni dell’Alto Polesine a partire dal 1° gennaio dello scorso anno, ma di fatto il computo legato al numero minimo di conferimenti o di svuotamenti del secco indifferenziato compresi in tariffa ha preso il via qualche mese dopo, ad aprile. Con il nuovo sistema tariffario anticipato dalla rivoluzione sulle modalità di conferimento che hanno interessato l’intera città e che hanno riguardato l’introduzione del porta a porta nei quartieri e l’installazione dei cassonetti ad apertura intelligente, con tessera personalizzata, in centro storico, sono stati avviati anche una serie di controlli sui conferimenti stessi.

I VERBALI

A occuparsene è stata Ecoambiente, la società pubblica che gestisce in house il ciclo integrato dei rifiuti sull’intero territorio provinciale, che dopo un iniziale periodo di tolleranza necessario per dare modo ai cittadini di abituarsi e prendere dimestichezza con il nuovo sistema di raccolta, ha incaricato, su richiesta del Comune, un ispettore ambientale per vigilare lungo le strade della città sui vari conferimenti. Ed è stato proprio questo tipo di attività a portare nelle casse di Palazzo Nodari la cifra di 4.033,22 euro nel corso del 2023. Si tratta di una cifra complessiva che però, nel documento di accertamento dell’entrata firmato dalla dirigente del settore Ambiente Marzia Rizzi, viene dettagliato in modo più specifico. Nel 2023 sono state irrogate sanzioni amministrative pecuniarie «per l’importo complessivo di 4.033,22 euro, di cui 1.649,98 euro a utenze domestiche e 2.383,24 euro a utenze non domestiche» per le violazioni al Regolamento comunale sulla gestione del ciclo dei rifiuti «come risulta dai verbali di accertamento e contestazione amministrativa redatti dall’ispettore ambientale pervenuti al Comune».
Stando a quanto affermano i numeri, dunque, gli autori degli errati conferimenti sono stati pizzicati soprattutto tra i titolari e gli operatori delle attività produttive della città, ossia le utenze non domestiche. Per loro le multe elevate dall’ispettore ambientale sono state oltre il 69% in più rispetto alle sanzioni piovute sulle famiglie. Nel frattempo, Ecoambiente è ancora impegnata sul fronte della sensibilizzazione dei cittadini al nuovo sistema di conferimento, nonostante ormai la gran parte degli utenti dovrebbe aver raggiunto una certa dimestichezza. «La società è sempre attiva - spiega l’amministratore delegato Adriano Tolomei - prima di tutto per educare gli utenti. E poi per sanzionare i comportamenti scorretti sia da parte delle utenze domestiche che quelle non domestiche. Anche in questi giorni abbiamo visto che qualcuno non si è comportato molto bene, ma siamo sempre stati pronti a intervenire per porre un rimedio. Intanto ci siamo già attivati per trovare un sistema di controllo che riguardi non le singole municipalità, come è avvenuto finora, con l’attivazione dell’ispettore ambientale tramite una specifica richiesta da parte del sindaco che incarica un operatore adeguatamente formato di Ecoambiente, ma un sistema strutturato che sia di tutto il Consiglio di bacino».

VIDEOSORVEGLIANZA

L’attività dell’ispettore ambientale consiste in particolare nel vigilare sulla correttezza dei conferimenti. Altra cosa è l’attività di contrasto all’abbandono dei rifiuti, fenomeno sul quale Palazzo Nodari è impegnato in modo diretto, attraverso delle specifiche attività di controllo e sorveglianza. Per questo sono in arrivo le già annunciate fototrappole, ossia un sistema all’avanguardia di fotocamere che verrà installato a rotazione ogni due mesi in sei aree considerate a rischio abbandoni, sia in città che nelle frazioni. Il sofisticato sistema, secondo quanto riferito dall’assessore alla Polizia locale Giorgia Businaro, consentirà di individuare chi abbandona la spazzatura. La Polizia locale eleverà poi le sanzioni che potrebbero arrivare fino a 500 euro.
 

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