Via i ticket e dentista gratis, attacco
a Luca Zaia sulle promesse elettorali

Martedì 2 Agosto 2016 di Alda Vanzan
Via i ticket e dentista gratis, attacco a Luca Zaia sulle promesse elettorali
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«L’ha detto anche Zaia in campagna elettorale, siamo d’accordo con lui: però facciamolo». La nuova battaglia dell’opposizione in consiglio regionale del Veneto adesso si chiama ticket. Il Pd con Claudio Sinigaglia ne chiede l’abolizione. I tosiani con Giovanna Negro pure, con l’aggiunta che sono andati a rileggersi il "Programma di governo 2015-2020 del candidato presidente Luca Zaia", sottolineando che al terzultimo punto del capitolo 4 intitolato "Scelgo una sanità eccellente a misura di persona - Ecco quello che faremo", c’è scritto: "Elimineremo i ticket sanitari, con conseguente trattativa col ministero dell’Economia".

Bene, Pd e tosiani dicono che il momento di passare dalle parole ai fatti è arrivato. E ieri,  alla quindicesima seduta del consiglio regionale dedicato alla riforma sanitaria, dopo aver accantonato l’accorpamento delle Ulss, è iniziata la trattativa sulla cosiddetta parte sociale della legge, quella che va dall’articolo 12 all’articolo 22. «Chiediamo di affrontare vari temi - ha spiegato Stefano Fracasso, Pd - Ad esempio va specificato qual è il fabbisogno dei medici per ogni Ulss e va fatto un intervento a favore delle Ipab visto che è in atto una massiccia privatizzazione. E poi c’è la partita del ticket». Ha aggiunto Sinigaglia: «Sono possibili vari livelli, dall’eliminazione totale del ticket all’innalzamento del reddito per l’esenzione». «Anche Salvini dice di togliere i ticket, lo si faccia», ha rincarato Negro.
Ma a sentire l’assessore Luca Coletto, il direttore generale della Sanità Domenico Mantoan e il capogruppo della Lega Nicola Finco, i ticket - che in Veneto sono tutti statali e non regionali - sono intoccabili. Sia quelli da 36,15 euro, sia quelli da 10 euro messi nel 2011 dal Governo Berlusconi: «Quella volta facemmo ricorso alla Corte costituzionale e perdemmo», ha ricordato Coletto. «Togliere i ticket non è nella disponibilità del consiglio regionale - ha aggiunto il direttore Mantoan - perché sono tutti ticket statali che, con l’Irap, l’Irpef e l’Iva, costituiscono una delle entrate del Servizio sanitario. L’unico intervento possibile, ma non può farlo la Regione, è modificare la legge nazionale». L’introito da ticket in Veneto ammonta a 200 milioni di euro, di cui 80 milioni dal ticket aggiuntivo da 10 euro messo dal Governo Berlusconi cinque anni fa. Grazie a quest’ultimo, risulta più conveniente andare a fare gli esami del sangue privatamente che non in ospedale perché così il paziente risparmia i 10 euro: «Sì - dice Mantoan - ma mentre quando si va nell’ambulatorio pubblico i 36,15 euro più i 10 euro vanno nelle casse regionali, quando ci si rivolge privatamente a una struttura convenzionata i 36,15 euro se li tiene tutti la struttura privata».
Ma non c’è solo il ticket. Sempre attingendo a man bassai, con tanto di copia-incolla, dal programma elettorale di Zaia («Gli stiamo facendo un favore», ha ironizzato Sinigaglia), l’opposizione formata da Pd, Lista Moretti, Veneto civico, Fare, Area popolare e Movimento 5 stelle ieri ha chiesto il dentista gratis: "Cure odontoiatriche gratis per i disoccupati, i titolari di assegni sociali e di pensione minima e i loro familiari, e agevolate per i redditi fino a 29mila euro".
Com’è finita? Non è finita. La seduta è stato come al solito uno stop and go con riunioni collaterali, fino alla sospensione a metà pomeriggio per valutare gli emendamenti che dovevano recepire le richieste dell’opposizione. Oggi sedicesima seduta. Ma pare di capire che si andrà avanti al massimo fino a domani e poi si riprenderà a settembre. «I tosiani ci hanno chiesto di riaggiornarci a dopo le ferie, fosse per noi saremmo qui anche la settimana prossima», ha detto la capogruppo della Lista Zaia Silvia Rizzotto. «Non è vero, per quanto ci riguarda possiamo andare avanti a oltranza», ha replicato il capogruppo dei tosiani Stefano Casali. Indipendentemente da chi abbia ragione, l’Azienda Zero dovrà aspettare.
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Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 08:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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